Domenica 19 marzo 2017
Parola vivente - Le letture della Domenica
Carissimi fratelli e sorelle,
sorprende, leggendo il libro dell’Esodo, come il popolo di Israele che pure aveva fatto una fortissima esperienza di Dio, ad ogni minima difficoltà si rivolti contro di lui, senta nostalgia della schiavitù da cui proprio il Signore lo aveva liberato, abbia il desiderio di rivolgersi ad altri presunti dèi per averne maggior soddisfazione. La prima lettura (Esodo 17,3-7) ci presenta uno di questi momenti di ribellione, causato da un problema non da poco: il popolo si trova nel deserto e manca l’acqua; di qui un crescente malumore verso Mosè che a sua volta lo scarica su Dio. L’Onnipotente interviene servendosi ancora una volta di Mosè (che però pagherà questo momento di incertezza e mancanza di fede con l’estromissione dalla Terra Promessa) che battendo con il bastone sulla roccia fa sgorgare l’acqua. Sembra tutto andato per il verso giusto, ma non è proprio così, perché quel luogo riceve un nome, Massa e Meriba, che significa “protesta e prova”: da allora in poi questo luogo nell’immaginario collettivo di Israele incarnerà un esame di coscienza collettivo, che dovremmo farci anche noi. Quante volte anche noi mettiamo da parte il Signore quando sembra che non ci soddisfi? Quante volte ci facciamo idoletti che ci fanno sentire al sicuro ma non fanno migliorare di un grammo la nostra vita (la moda, il pallone, la macchina bella, i soldi, un po’ di potere, il prestigio personale)? E così Dio se ne sta da una parte tenendo per sé il suo tesoro, non perché non voglia darcelo, ma perché siamo noi a non desiderarlo: quell’acqua della vita che è la fede, capace di donarci serenità, di indicarci mete che mai ci sogneremmo di raggiungere da soli, di insegnarci ad amare veramente aprendo al prossimo la nostra esistenza e non chiudendoci dentro le nostre soddisfazioni personali, di portarci infine alla Vita Eterna. Nella seconda lettura (lettera ai Romani 5,1-2.5-8) san Paolo disegna le tre grandi virtù cristiane: fede, speranza e carità. La fede è la capacità di percepire la presenza di Dio nella nostra vita e di affidarci a Lui; dalla fede nasce la speranza come apertura a questa Presenza percepita come una luce che ci guida nel nostro cammino quotidiano, anche e soprattutto nei momenti di solitudine e difficoltà. Fede e speranza generano la carità, cioè l’amore al massimo grado, quello che sa vedere nel prossimo la presenza stessa di Gesù che ci ha amati per primo dando la sua stessa vita per noi e ci chiede di amarlo a nostra volta nel fratello che ha bisogno del nostro aiuto. Il lungo brano del Vangelo (Giovanni4,5-42) è giocato su alcuni equivoci che ci fanno capire l’immensa distanza fra il modo in cui noi pensiamo il mondo, l’uomo e la religione e il modo in cui Dio pensa queste stesse cose. Equivocare significa “prendere fischi per fiaschi”, dare ad una parola un contenuto sbagliato o non comprendere quello giusto. C’è l’equivoco sull’acqua: per la Samaritana si tratta del semplice liquido che soddisfa una semplice sete, per Gesù è acqua viva che sgorga per la vita eterna, cioè la fede che è percezione dell’Eterno nella nostra vita e diventa quindi seme di eternità che si innerva in tutto il nostro essere rendendolo simile a Dio. Questo equivoco si prolunga in quello del tempo e dello spazio: la Samaritana crede di aver compreso quello che dice Gesù, ma in realtà non ha capito niente, perché pensa che l’acqua le tolga la sete adesso, all’interno di questo tempo e di questo spazio, mentre Gesù parla di eternità (il non-tempo al di là del tempo) e di infinito (il non spazio al di là dello spazio). Poi c’è l’equivoco sulla vita morale della donna: questa volta è essa stessa a provocarlo, con la tendenza propria di ogni essere umano di nascondersi dietro bugie e reticenze, che Gesù svela subito mettendo la donna davanti alla sua miseria umana. C’è anche l’equivoco sullo spazio della fede: la donna è legata alla concezione che ci siano spazi privilegiati, sacri appunto, per adorare Dio, mentre Gesù dice che l’unico spazio ammesso è quello dell’interiorità, per cui il credente può stare sempre in adorazione di Dio, qualunque cosa faccia e dovunque sia, se si tiene in comunicazione con Lui coltivando una vita irrigata dallo Spirito Santo e guidata dalla verità del Vangelo. A questo punto la Samaritana comincia a percepire che chi le sta davanti è più di un uomo e le sta parlando di ciò che è più del tempo, più dello spazio, più dell’acqua e più della vita, e così nasce la sua fede, che la porta subito ad annunciare a tutti questa sua esperienza, e il paese intero le crede anche se era considerata una poco di buono (quella che ha una vita morale ambigua, e va al pozzo per ultima perché le altre donne la evitano come la peste), forse a causa della grande gioia che traspariva dalle sue parole e dal suo aspetto; e incontrando Gesù esperimentano anche loro il nascere di una fede autonoma: “Questi è veramente il salvatore del mondo”. L’episodio contiene anche un intermezzo con un altro equivoco: quello sul cibo che per gli apostoli è quello normale che sostiene e dà forza, per Gesù è invece la volontà di Dio impressa nel cuore umano, che sola può saziare perché fare la volontà dell’Eterno è la prova dell’Eternità già presente in noi. Anche noi possiamo cadere negli stessi “trabocchetti”: pensare che si è cristiani solo a messa o in chiesa e che poi la vita vada per i fatti suoi; farsi degli idoletti materiali (ne ho già parlato sopra e non lo ripeto) che apparentemente danno soddisfazione ma non nutrono in profondità; pensare che ciò che veramente conta è questo tempo e questo spazio, mentre noi siamo destinati a ben altro; ricercare la nostra realizzazione solo nel nostro mondo trascurando il Mondo vero, quello che non perisce… Pace e bene a tutti.
Il parroco don Alberto
Ss. Messe
Parrocchia del Carmine
Domenica e feste: ore 8,00 - 9,00 - 10,00 - 11,00 - 12,00 - 17,00 - 19,00.
Durante la settimana (lunedì – venerdì): 7,00 - 8,00 - 17,00 - 19,00.
Sabato: 7,00 - 8,00 - 19,00 (prefestiva). Ogni giorno Rosario ore 18,40.
Santuario S. Giuseppe - Missionari Comboniani: nella settimana: martedì e mercoledì ore 18,00; giovedì ore 18,30 (cappella dei missionari); venerdì e sabato ore 18,00. Domenica e feste ore 10,30.
Chiesa S. Giuseppe - Suore Elisabettine: feriali ore 6,45.
Domenica ore 7,00.
Avvisi Parrocchiali
“Al pozzo del cuore di Dio”: intenzioni raccolte in chiesa, consegnate alle Suore Elisabettine per la preghiera personale e comunitaria; Rosario chiesa di S. Giuseppe (via Vendramini) I sabato del mese.
Catechesi per i ragazzi: dalla prima elementare alla terza media ogni mercoledì ore 16,45 - 17,45.
Catechesi degli adulti: ogni lunedì in Sala del Capitolo alle ore 16,00; tema di quest’anno è il libro dei Salmi.
Gruppo Adulti di Azione Cattolica: ogni martedì alle ore 17,30 nella Sala Parrocchiale. L’incontro ha come tema il Vangelo della domenica successiva, è aperto a tutti ed è un’occasione da non sprecare.
Adolescenti II-III superiore: sabato pomeriggio, orario variabile; I superiore domenica ore 18,30.
Gruppo Terza età “Lavoro e sorriso”: ogni giovedì ore 16,00 - 18,00.
Domenica prossima 26 marzo il Gruppo Terza Età “Lavoro e sorriso” organizza il mercatino di primavera nel chiostro dalle 9,00 alle 13,00: piantine, aromi e dolcezze varie. Venite numerosi! Il ricavato andrà in favore delle Opere Parrocchiali. Un grande grazie alle signore che lo organizzano.
Domenica prossima 26 marzo si terrà il secondo incontro per genitori e bambini di prima elementare: ritrovo alle 10,00 nella Sala Parrocchiale (vic. Bovetta 14); al termine S. Messa per tutti alle ore 11,00. Ricordiamo quindi che il catechismo di prima è sospeso mercoledì prossimo, perché sostituito da quello di domenica.
Quaresima 2016
Ogni venerdì dopo la S. Messa delle ore 17,00 verrà celebrato il Pio Esercizio della Via Crucis.
Nei mercoledì di Quaresima i ragazzi sono invitati a venire al catechismo alle ore 16,40: ci si trova come al solito in Patronato, si passa in Chiesa per la Via Crucis a tappe (tre stazioni alla volta) e poi si va nelle classi per la catechesi, fino all’orario normale di conclusione. Ad uno degli incontri di catechismo i ragazzi saranno invitati a portare alcuni generi alimentari per le “borse della spesa” come segno di attenzione concreta ai bisogni dei più poveri.
Nelle domeniche di Quaresima alle ore 16,00 nella Scoletta si terrà la preghiera del Vespro domenicale; nel corso della celebrazione il parroco presenterà brevemente tre messaggi e un discorso di papa Francesco con il seguente programma:
19 marzo: messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2017.
26 marzo: messaggio per la Giornata Mondiale del malato 2017.
2 aprile: discorso ai parroci di Roma 2 marzo 2017
Il Vespro prevede anche la Benedizione Eucaristica e si concluderà entro le ore 17,00 per permettere a chi lo vorrà di andare a Messa.
In città
Via Crucis cittadina venerdì 31 marzo ore 18,00: percorso a tappe (“stazioni”) da piazza Duomo alla Basilica del Santo.
Un attimo di pace: momenti di riflessione e spiritualità tramite il web (www.unattimodipace.it
Ricordiamo che sono aperte le iscrizioni alla Scuola Materna.