Orari S. Messe

Domenica e festivi:
8.00 - 9.30 - 11.00 - 12.15 - 19.00


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Foglietto parrocchiale

Quaresima 2025

Giubileo 2025

 Parola vivente - Le letture della Domenica

 Carissimi fratelli e  sorelle,

           la reazione di Dio al nostro peccato è la misericordia: di questo parlano le letture di oggi, ognuna a modo suo, ma in maniera concorde. Il peccato, non dimentichiamolo mai, è la rottura dell’amicizia con Dio, l’allontanamento dalla fonte della vita, il rifiuto di fare la Sua volontà. Nella prima lettura (Esodo 32,7-11.13-14) c’è l’immagine un po’ bizzarra e ingenua (ai nostri occhi almeno) di Dio che si arrabbia e minaccia di sterminare gli Israeliti che nel deserto gli avevano preferito un idolo d’oro in forma di vitello, ma poi convinto  da Mosè “si pente” e perdona, rinnovando le sue promesse. Può Dio arrabbiarsi? Può pentirsi? Ovviamente no, perché la rabbia è un sentimento umano, mentre Dio nella Sua totale perfezione non perde mai il controllo di se stesso; e tanto meno il Bene in sé può pentirsi, visto che essendo unicamente Bene, è completamente estraneo al male: l’arrabbiarsi e il pentirsi di Dio è allora una semplice immagine per far capire che Egli perdona sempre, anche quando a chiunque altro potrebbe sembrare molto difficile se non addirittura impossibile. Nella seconda lettura (1Timoteo 1,12-17) san Paolo riferisce della propria esperienza di peccato e riconosce che la misericordia è dono esclusivo e gratuito di Dio, il solo in grado di penetrare nei nostri cuori e cambiarli; noi dobbiamo però essere disponibili ad aprirlo il nostro cuore, perché il Signore non sfonda porte chiuse; potrebbe farlo, ma non vuole e non lo fa perché ci ha creati liberi. Il Vangelo (Luca 15,1-32) ci presenta un figlio che l’aveva fatta grossa, ma proprio grossa! Se n’era andato dalla casa paterna portando con sé la sua parte di eredità, quasi avesse detto al padre: “Vorrei che tu fossi morto per ereditare , ma visto che sei vivo e vegeto dammi i soldi che me ne vado”. Peggio di così! E come reagisce il padre? Non fa una piega, gli dà ciò che gli spetta e rimane in attesa, mentre il figlio sperpera tutto fino a finire nella miseria più nera; allora “si converte”, cioè “cambia direzione” alla sua vita ritrovando la strada giusta e torna indietro (ma chiediamoci: se le cose gli fossero andate bene, lo avrebbe fatto?...) pentito e consapevole di aver dato un dolore al padre. Si era preparato anche un bel discorsetto (ho peccato contro il cielo e contro di te…), ma il padre non lo lascia finire, lo riaccoglie come figlio a pieno titolo e lo riconosce come erede a pieno diritto (l’anello al dito, i sandali ai piedi) e si fa una grande festa: non è un padre umano, ma l’immagine di Dio che perdona e ha misericordia, venendoci sempre incontro, quando dopo aver peccato facciamo anche un solo passo verso di Lui; ma il passo, per quanto debole e zoppicante, deve esserci, se no Egli resta in attesa… Il figlio maggiore umanamente ha piena ragione e rimane fuori indignato, allora il padre esce di casa e va incontro anche a lui, invitandolo ad entrare. Cosa farà questo figlio? Il vangelo non lo dice perché la risposta passa a ciascuno di noi, perché siamo tutti come questo figlio. La proposta però è chiara: vuoi essere simile a Dio? Allora fa’ come Lui e perdona. Vuoi essere solo uomo? Allora chiuditi pure in te stesso, ma cosa ne guadagni? Ci sono però anche le altre due parabole a completare il quadro: con il figlio peccatore il padre non si muove, non gli corre dietro, non lo cerca, si limita ad aspettare, perché quel ragazzo sapeva bene cosa stava facendo, e come liberamente e coscientemente se ne era andato, così liberamente e consapevolmente doveva tornare. Ma c’è anche il caso di quel peccatore che non si rende del tutto conto del male che ha fatto o sta facendo; lo fa forse per imitare gli amici, per conformarsi a certi cattivi modelli che la società ci propone, o per ignoranza o pigrizia (e si potrebbe andare avanti…); non è abbastanza forte per essere pienamente se stesso e “si perde”: allora ci vuole la spedizione di soccorso. Nell’immagine del pastore che cerca e trova la pecora smarrita c’è Dio che si muove e sa trovare la strada per penetrare nei cuori di chi sta sbagliando senza averne la piena consapevolezza ed attirarli a sé; anche in questo caso però è necessario che la persona non si opponga all’azione divina restando pervicacemente chiusa nel proprio errore, ma si apra all’abbraccio del Padre come la pecora che grata si lascia prendere sulle spalle dal pastore. C’è infine il caso di quel peccatore che si rende conto di avere sbagliato, e che sa che allontanandosi da Dio è come se avesse perso un grande tesoro e che fa come quella donna che non riuscendo più a trovare una moneta rivolta la casa finché non la trova. Così quel peccatore pentito si dà da fare, cerca di riparare al male - piccolo o grande - commesso con una conversione vera e piena, e così ricupera quel tesoro - l’unione con Dio - che è una festa e una gioia per lui e per quanti incontra nella sua vita. Pace e bene a tutti.

 Il Parroco don Alberto

 Avvisi Parrocchiali

 Oggi nella S. Messa delle ore 11,00 celebriamo il Battesimo di Adele Bertin. Un augurio a tutta la famiglia

 “Al pozzo del cuore di Dio”: intenzioni raccolte in chiesa, consegnate alle Suore Elisabettine per la preghiera personale e comunitaria; Rosario chiesa di S. Giuseppe (via Vendramini) I sabato del mese ore 9,30.

 Oggi a tutte la Ss. Messe vengono raccolti i generi alimentari per le “borse della spesa”. Un grande grazie a quanti vorranno contribuire.

 Oggi alle ore 16,00 presso la Casa Madre delle Suore Elisabettine (via S. Giovanni di Verdara 54) si terrà la “Festa di addio all’estate” con musica, canti, sbandieratori. Invitate sono le suore anziane, le comunità e quanti desiderano condividere la festa con loro. Con i lavori delle suore verrà allestito un mercatino solidale. La festa si concluderà con un buffet.

La Zona Pastorale Carmine Eremitani Pace organizza per domenica 18 settembre  una gita sui luoghi della Grande Guerra tra il Montello e il Piave. Programma di massima: partenza da piazza Petrarca ore 8.30; visita di alcuni luoghi significativi delle battaglie sulla Piave; pranzo in un locale tipico del Montello; S. Messa ore 16.30; rientro intorno alle ore 18.45 Trasporto in pullman e pranzo € 38. Si prega di dare l’adesione quanto prima versando un acconto di € 10. Le iscrizioni sono ancora poche: chi intende venire è pregato di dare l’adesione entro domani mattina, per poter confermare o meno la prenotazione del pullman.

La Zona Pastorale Carmine Eremitani Pace organizza per sabato 24 settembre alle ore 15,00 un breve pellegrinaggio giubilare al Santuario di San Leopoldo con il seguente programma: ci si trova direttamente lì alle ore 15,00; un padre cappuccino ci farà visitare il convento illustrandoci il legame profondo fra la figura di san Leopoldo e la misericordia divina da lui distribuita a piene mani nel Sacramento della Riconciliazione, che anche oggi ha nel Santuario uno dei maggiori punti di riferimento. Per chi lo desidera alle 16,00 c’è la S. Messa prefestiva.

La catechesi degli adulti inizierà lunedì 19 settembre alle ore 16,00 nella Sala del Capitolo. Quest’anno pastorale ha come slogan “una sosta che ci rinfranca”. Il vescovo non ha voluto aggiungere nuove proposte rispetto a quelle già attivate negli anni precedenti, pensando ad un anno di “sosta per contemplare con stupore i passi già compiuti e per immaginare con fiducia quelli di domani”. Ho pensato quindi che non c’è sosta migliore che soffermarci sulle più belle preghiere mai scritte: il tema di quest’anno sarà quindi il Libro dei Salmi.

Il catechismo per i ragazzi di elementari e medie inizierà mercoledì 28 settembre in chiesa con la S. Messa delle ore 17,00 e proseguirà regolarmente da mercoledì 5 ottobre in poi alle 16,45.

La festa della Madonna dei Lumini si svolgerà quest’anno domenica 9 ottobre. Il programma lo troverete nel bollettino “All’ombra del Cupolone”.

 

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Parrocchia S. Maria del Carmine
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35137 Padova (PD)
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