Orari S. Messe

Domenica e festivi:
8.00 - 9.30 - 11.00 - 12.15 - 19.00


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Foglietto parrocchiale

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Domenica 2 febbraio 2020

 

Parola vivente - Le letture della domenica
 
 
Carissimi fratelli e sorelle,
 oggi celebriamo la festa delle Presentazione del Signore, che conclude definitivamente il periodo natalizio. Si ricorda che ogni mamma ebraica dopo quaranta giorni dalla nascita del primogenito doveva recarsi al tempio per offrire un sacrificio per la propria purificazione, presentando il figlio all'altare perché la legge mosaica prescriveva che tutti i primogeniti fossero sacri al Signore, cioè appartenenti a Lui; il sacerdote di turno accoglieva il bambino nelle sue braccia e lo restituiva ai genitori in cambio di un riscatto, cioè degli animali da offrire in sacrificio al Signore. Questa festa viene tradizionalmente chiamata candelora perché la celebrazione principale della giornata viene preceduta da una breve processione con le candele accese per ricordarci che la vita è un cammino, e si può procedere sicuri solo se illuminati da Gesù, la "luce per illuminare le genti", luce che non tramonta mai. Questa festa ci parla soprattutto del tempo, perché mette insieme passato, presente e futuro in un'unica, grande visione. Il passato sono i due vecchi Simeone ed Anna, persone chiaramente sul finire dei loro anni la cui vita era ormai un passato vissuto al meglio, pieno di preghiera e di opere buone; e anche la loro fede proveniva dal passato, dalle antiche profezie di cui è piena la Sacra Scrittura: esse preannunciavano la venuta del Messia, l'inviato di Dio che avrebbe guidato il popolo di Israele verso nuovi orizzonti. E' il caso della prima lettura (Malachia 3,1-4) dove il profeta Malachia descrive questo inviato come un messaggero di Dio che verrà a riportare l'umanità sulle vie di Dio . Non a caso il Vangelo Luca (2,22-40) dice di Simeone che "aspettava la consolazione di Israele" proprio basandosi su questa ed altre profezie. Il presente è quella piccola, modesta famigliola dove la madre offre per la sua purificazione il sacrificio dei poveri, una coppia di tortore o colombe. Eppure il vecchio Simeone a contatto con quella realtà così apparentemente piccola ed insignificante sente che al suo interno c'è una potenza inimmaginabile, la forza stessa di Dio che diventa luce per tutta l'umanità: e così l'uomo del passato, grazie alla sua fede, apre con le sue
parole la porta di un futuro di luce e di pace. Così fa anche Anna, che percepisce in quel bambino una Presenza in grado di redimere, salvare, dare vita e darla in abbondanza, perché lì c'è Colui che "non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura" (vedi seconda lettura, Ebrei 2,14-18), cioè il Figlio di Dio venuto a portare all'umanità nuove prospettive che si perdono in un orizzonte di eternità. Ma il futuro nelle parole di Simeone è fatto anche di sacrificio e sofferenza, perché la nuove luce potrà sorgere solo dopo un combattimento con le tenebre che avrà il suo culmine nella Croce, dove anche Maria avrà "l'anima trafitta da una spada". Così le parole di Simeone che vengono dal passato ci ricordano che il presente è fatto anche di fatica e sacrificio per poter costruire un futuro di pace e luce per tutti, seguendo l'unica Luce che davvero può illuminarci nel cammino.
Questa festa tiene insieme passato e presente e futuro anche in un altro modo, perché noi stessi siamo così: la nostra fede viene dal passato, da oltre 2000 anni di storia, e ci è stata comunicata da altri - genitori, catechiste, preti, suore, nonni ... - che sono venuti prima di noi e che come noi l'hanno ricevuta da quelli che li hanno preceduti. Ma questa fede diventa nostra nel presente, giorno per giorno, nella misura in cui sa dare impulso alla nostra vita, cioè nella misura in cui riusciamo a testimoniarla in atti d'amore concreti verso il nostro prossimo perché "chi non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede" (1Giovanni 4,20). E questa fede - venuta dal passato e vissuta nel presente attraverso l'amore al prossimo - si protende verso il futuro diventando speranza. E la speranza è appunto la capacità di camminare nella vita vedendo sempre davanti a sé un po' di luce che ci illumina il cammino e ci spinge a metterci ancora e ancora in movimento con intelligenza, creatività e cuore, per rendere migliore il futuro nostro e di chi verrà dopo di noi e soprattutto prepararci al lancio in quell'orizzonte dove la luce non sarà più solo "un po'", ma si fonderà con lo splendore di Dio, che sarà tutto in tutti. Pace e bene a tutti.
Il parroco don Alberto

 

Avvisi Parrocchiali
Al pozzo del cuore di Dio: intenzioni raccolte in chiesa, consegnate alle Suore Elisabettine per la preghiera personale e comunitaria; Rosario chiesa di S. Giuseppe (via Vendramini) I sabato del mese ore 9,30.
 
Pulizie della Basilica: primo mercoledì del mese, ore 8,30.
 
Catechesi dei ragazzi dalla prima alla quinta elementare: ogni mercoledì dalle 16,45 alle 17,45 in patronato.
 
Gruppo medie "tempo della fraternità: ogni due domeniche, dalla S. Messa delle 11,00 alle ore 13,00 o 15,00. Prossimo incontro domenica 2 febbraio ore 11,00 - 15,00 con pranzo.
 
Catechesi degli adulti: ogni lunedì alle ore 16,00 nella Sala del Capitolo . Il tema dell'anno è l'approfondimento del significato del nostro battesimo.
 
Gruppo Adulti di Azione Cattolica, aperto a tutti: martedì ore 17,30 nella Sala Parrocchiale: confronto sulle letture della domenica seguente.
 
Gruppo terza età "Lavoro e sorriso": ogni giovedì dalle ore 16,00 alle 18,00 nella Sala Parrocchiale.
 
Incontri per gli adolescenti: domenica ore 18,00 nella Sala Parrocchiale.
 
Oggi alle 10,00 si tiene l'incontro per genitori (seguiti dagli accompagnatori degli adulti) e ragazzi (con le catechiste) di quarta elementare, che sabato 21 marzo faranno la Prima Confessione.
 
Oggi e domani  possibile trovare davanti all'Altare della Madonna le candele benedette; si prega di prenderne una per famiglia, non di più perché possano bastare per tutti.
 
Il 2 febbraio è la Giornata per la vita consacrata, che è stata celebrata ieri in Cattedrale durante la S. Messa solenne presieduta dal vescovo alla presenza delle religiose e dei religiosi della diocesi. Un augurio alle nostre suore: è anche la loro festa!
Oggi è anche la quarantaduesima Giornata per la vita: grazie all'impegno di alcuni volontari, in fondo alla Basilica sarà possibile trovare materiale informativo. In particolare è disponibile un depliant contenente il messaggio dei vescovi italiani dal titolo "Aprite le porte alla vita" oltre a una serie di informazioni su quanto dal 1978 ad oggi si è fatto a livello nazionale e diocesano mediante i Centri di Aiuto alla Vita (C.A.V.) per accompagnare famiglie in difficoltà ad accettare il dono dei figli attraverso la vicinanza e un aiuto concreto. C'è poi lo stralcio di una lettera mandata dal C.A.V. di Padova circa l'ultima "adozione". E' possibile fare un'offerta per il Progetto Gemma che ha come slogan "aiuta una mamma, salvi il suo bambino.
 
Venerdì 7 febbraio alle ore 21,00 si tiene il Consiglio Pastorale Parrocchiale.

Sabato 15 febbraio alle ore 20,00 nella Sala Parrocchiale si tiene la "cena di carnevale" per le famiglie del catechismo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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