Orari S. Messe

Domenica e festivi:
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Foglietto parrocchiale

Quaresima 2025

Giubileo 2025

LITURGIA DELLA PAROLA
Dal libro del profeta Isaia 
(Is 6,1-2a.3-8)
Nell'anno in cui morì il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. Sopra di lui stavano dei serafini; ognuno aveva sei ali. Proclamavano l'uno all'altro, dicendo: "Santo, santo, santo il Signore degli eserciti! Tutta la Terra è piena della sua gloria". Vibravano gli stipiti delle porte al risuonare di quella voce, mentre il tempio si riempiva di fumo. E dissi: "Ohimè! Io sono perduto, perché un uomo dalle labbra impure io sono, e in mezzo a un popolo dalle labbra impure io abito; eppure i miei occhi hanno visto il re, il Signore degli eserciti".
Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall'altare. Egli mi toccò la bocca e disse: "Ecco, questo ha toccato le tue labbra, perciò è scomparsa la tua colpa e il tuo peccato è espiato". Poi io udii la voce del Signore che diceva: "Chi manderò e chi andrà per noi?". E io risposi: "Eccomi, manda me!".
Parola di Dio

Salmo responsoriale     
dal salmo 137 (138)
Rit. Cantiamo al Signore, grande è la sua gloria.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dei, ma a Te voglio cantare
mi prostro verso il tuo tempio santo. Rit.

Rendo grazie al tuo Nome per il tuo amore e la tua fedeltà
hai reso la tua promessa più grande del tuo Nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza. Rit.

Ti renderanno grazie, Signore, tutti i re della Terra
quando ascolteranno le parole della tua bocca.
Canteranno le vie del Signore:
grande è la gloria del Signore! Rit.

La tua destra mi salva.
Il Signore farà tutto per me.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l'opera delle tue mani. Rit.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi 
(1Cor 15,1-11)
Vi proclamo, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l'ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano!
A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.
In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto.
Io, infatti, sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro: non io però, ma la grazia di Dio che è con me.
Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.
Parola di Dio

Alleluia, alleluia.

Venite dietro a me, dice il Signore,
vi farò pescatori di uomini. 
(Mt 4,19)
Alleluia


Dal Vangelo secondo Luca (Lc 5,1-11)
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la Parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennesaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: "Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca". Simone rispose: "Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti". Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: "Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore". Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: "Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini". E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
Parola del Signore

CANTI PER LA S. MESSA DELLE ORE 11.00
109. (p. 82) Grandi cose
RitGrandi cose ha fatto il Signore per noi
ha fatto germogliare i fiori fra le rocce.

Grandi cose ha fatto il Signore per noi
ci ha riportati liberi alla nostra terra.
Ed ora possiamo cantare, possiamo gridare
l'amore che Dio ha versato su noi.

Tu che sai strappare dalla morte
hai sollevato il nostro viso dalla polvere.
Tu che hai sentito il nostro pianto
nel nostro cuore hai messo
un seme di felicità. Rit.

14. (p. 10) Alleluia e oggi ancora
RitAlleluia, alleluia, alleluia, alleluia! 

Ed oggi ancora mio Signore ascolterò la tua Parola
che mi guida nel cammino della vita. Rit

27. (p. 20) Antica, eterna danza
Spighe d'oro al vento, antica, eterna danza
per fare un solo pane spezzato sulla mensa.
Grappoli dei colli, profumo di letizia
per fare un solo vino, bevanda della grazia.

Con il pane e il vino, Signore, ti doniamo
le nostre gioie pure, le attese e le paure.
Frutti del lavoro e fede nel futuro
la voglia di cambiare e di ricominciare.

Dio della speranza, sorgente di ogni dono
accogli questa offerta che insieme ti portiamo.
Dio dell'universo raccogli chi è disperso
e facci tutti Chiesa, una cosa in Te.

xx. (p. xx) Santo Frisina
Santo, Santo, Santo
il Signore 
Dio dell'universo.
I cieli e la terra
sono pieni della tua gloria

RitOsanna in excelsis,
osanna in excelsis.

Benedetto Colui che viene
nel Nome del Signore. Rit


xx. (p. xx) Agnello di Dio
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo
abbi pietà di noi.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo
abbi pietà di noi.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo
dona a noi la pace.

118. (p. 88) Il pane del cammino
Rit. Il tuo popolo in cammino cerca in te la guida
Sulla strada verso il regno sei sostegno col tuo corpo
Resta sempre con noi, o Signore!

È il tuo pane, Gesù, che ci dà forza
e rende più sicuro il nostro passo.
Se il vigore nel cammino si svilisce
la tua mano dona lieta la speranza! Rit

È il tuo vino, Gesù, che ci disseta
e sveglia in noi l'ardore di seguirti.
Se la gioia cede il passo alla stanchezza
la tua voce fa rinascere freschezza. Rit

È il tuo corpo, Gesù, che ci fa Chiesa,
fratelli sulle strade della vita.
Se il rancore toglie luce all'amicizia,
dal tuo cuore nasce giovane il perdono. Rit

È il tuo sangue, Gesù, il segno eterno
dell'unico linguaggio dell'amore.
Se il donarsi come te richiede fede
nel tuo Spirito sfidiamo l'incertezza. Rit

È il tuo dono, Gesù, la vera fonte
del gesto coraggioso di chi annuncia.
Se la Chiesa non è aperta ad ogni uomo,
il tuo fuoco le rivela la missione. Rit

301. (p. 218) Vieni e seguimi

Lascia che il mondo vada per la sua strada
Lascia che l'uomo ritorni alla sua casa
Lascia che la gente accumuli la sua fortuna

Ma tu, tu, vieni e seguimi
Tu, vieni e seguimi.

Lascia che la barca in mare spieghi la vela
Lascia che trovi affetto chi segue il cuore
Lascia che dall'albero cadano i frutti maturi

Ma tu, tu, vieni e seguimi
Tu, vieni e seguimi

E sarai luce per gli uomini
E sarai sale della terra
e nel mondo deserto aprirai
una strada nuova (2x)

E per questa strada va, va
e non voltarti indietro, va
e non voltarti indietro, va!

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Parrocchia S. Maria del Carmine
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35137 Padova (PD)
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E-mail: carminepd@gmail.com