Orari S. Messe

Domenica e festivi:
8.00 - 9.30 - 11.00 - 12.15 - 19.00


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Foglietto parrocchiale

Giubileo 2025

Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani
18-25 gennaio 2025
https://www.chiesacattolica.it/settimana-di-preghiera-per-lunita-dei-cristiani-messaggio-delle-chiese-cristiane-in-italia/ 


LITURGIA DELLA PAROLA
Dal libro del profeta Neemia 
(Ne 8,2-4a.5-6.8-10)
In quei giorni, il sacerdote Esdra portò la Legge davanti all'assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere. Lesse il libro sulla piazza, davanti alla porta delle Acque, dallo spuntare della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci d'intendere; tutto il popolo tendeva l'orecchio al libro della Legge. Lo scriba Esdra stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l'occorrenza.
Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutti; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. Esdra benedisse il Signore, Dio grande, e tutto il popolo rispose: "Amen, amen", alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore. I levìti leggevano il libro della Legge di Dio a brani distinti e spiegavano il senso, e così facevano comprendere la lettura. Neemia, che era il governatore; Esdra, sacerdote e scriba, e i levìti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: "Questo giorno è consacrato al Signore, vostro Dio; non fate lutto e non piangete!". Infatti tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della Legge.
Poi Neemia disse loro: "Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza".
Parola di Dio

Salmo responsoriale     
dal salmo 18 (19)
Rit. Le tue parole, Signore, sono spirito e vita.

La Legge del Signore è perfetta,
rinfranca l'anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice. Rit.

I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido
illumina gli occhi. Rit.

Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti. Rit.

Ti siano gradite le parole della mia bocca;
davanti a te i pensieri del mio cuore
Signore, mia roccia e mio redentore. Rit.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi 
(1Cor 12,12-30)
Fratelli,
come il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo. Infatti, noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito.
E infatti il corpo non è formato da un membro solo, ma da molte membra. Se il piede dicesse: "Poiché non sono mano, non appartengo al corpo", non per questo non farebbe parte del corpo. E se l'orecchio dicesse: "Poiché non sono occhio, non appartengo al corpo", non per questo non farebbe parte del corpo. Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l'udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l'odorato?
Ora, invece, Dio ha disposto le membra del corpo in modo distinto, come Egli ha voluto. Se poi tutto fosse un membro solo, dove sarebbe il corpo? Invece molte sono le membra, ma uno solo è il corpo. Non può l'occhio dire alla mano: "Non ho bisogno di te"; oppure la testa ai piedi: "Non ho bisogno di voi". Anzi, proprio le membra del corpo che sembrano più deboli sono le più necessarie; e le parti del corpo che riteniamo meno onorevoli le circondiamo di maggiore rispetto, e quelle indecorose sono trattate con maggiore decenza, mentre quelle decenti non ne hanno bisogno. Ma Dio ha disposto il corpo conferendo maggiore onore a ciò che non ne ha, perché nel corpo non vi sia divisione ma, anzi, le varie membra abbiano cura le une delle altre. Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui.
Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra. Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi ci sono i miracoli, quindi il dono delle guarigioni, di assistere, di governare, di parlare varie lingue. Sono forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti maestri? Tutti fanno miracoli? Tutti possiedono il dono delle guarigioni? Tutti parlano lingue? Tutti le interpretano?
Parola di Dio

Alleluia, alleluia.

Il Signore mi ha mandato
a portare ai poveri il lieto annuncio
a proclamare ai prigionieri la liberazione. 
(Lc 4,18)
Alleluia


Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,1-4; 4,14-21)
Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ci li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch'io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teofilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nazareth, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: "Lo spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l'anno di grazia del Signore". Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: "Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato".
Parola del Signore

CANTI PER LA S. MESSA DELLE ORE 11.00
157. (p. 118) Lodate Dio
Lodate Dio, schiere beate del cielo;
lodate Dio, genti di tutta la Terra.
Cantate a Lui, che l'universo creò
somma sapienza e splendore.

Lodate Dio, Padre che dona ogni bene;
lodate Dio, ricco di grazia e perdono.
Cantate a Lui, che tanto gli uomini amò
da dare l'unico Figlio.

Lodate Dio, uno e trino Signore;
lodate Dio, meta e premio dei buoni.
Cantate a Lui, sorgente di ogni bontà
per tutti i secoli. Amen.

16. (p. 12) Alleluia, questa tua Parola
RitAlleluia, alleluia, alleluia, alleluia! (2x)

Questa tua Parola non avrà mai fine
ha varcato i cieli e porterà il suo frutto (2x). Rit.

238. (p. 170) Se m'accogli
Tra le mani non ho niente spero che mi accoglierai
chiedo solo di restare accanto a Te
Sono ricco solamente dell'amore che mi dai
è per quelli che non l'hanno avuto mai.

Rit. Se m'accogli mio Signore altro non ti chiederò
e per sempre la tua strada la mia strada resterà.
Nella gioia, nel dolore, fino a quando Tu vorrai
con la mano nella tua camminerò.

Io ti prego con il cuore so che Tu mi ascolterai
rendi forte la mia fede più che mai
Tieni accesa la mia luce fino al giorno che Tu sai
con i miei fratelli incontro a Te verrò. Rit


Santo gen rosso
Santo, Santo, Santo
il Signore, Dio dell'Universo.
I cieli e la Terra sono pieni 
della tua gloria.

RitOsanna, osanna,
osanna nell'alto dei cieli! (2x)


Benedetto Colui che viene
nel Nome del Signore. Rit


Agnello di Dio
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo
abbi pietà d noi.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo
abbi pietà d noi.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo
dona a noi la pace.

75. (55) Dall'aurora al tramonto
RitDall'aurora io cerco Te
fino al tramonto ti chiamo
ha sete solo di Te
l'anima mia come terra deserta. (2x)

Non mi fermerò un solo istante
sempre canterò la tua lode
perché sei il mio Dio, il mio riparo
mi proteggerai all'ombra delle tue ali. Rit.

Non mi fermerò un solo istante
io racconterò le tue opere
perché sei il mio Dio, unico bene
nulla mai potrà
la notte contro di me. Rit

32. (p. 23) Ave Maria VP
Ave Maria, Ave!
Ave Maria, Ave!

Donna dell'attesa e Madre di speranza,
ora pro nobis.
Donna del sorriso e Madre del silenzio,
ora pro nobis.
Donna di frontiera e Madre dell'ardore,
ora pro nobis.
Donna del riposo e Madre del sentiero,
ora pro nobis.

Ave Maria, Ave!
Ave Maria, Ave!

Donna del deserto e Madre del respiro,
ora pro nobis.
Donna della sera e Madre del ricordo,
ora pro nobis.
Donna del presente e Madre del ritorno,
ora pro nobis.
Donna della terra e Madre dell'Amore
ora pro nobis.

Ave Maria, ave!
Ave Maria, ave!

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