Orari S. Messe

Domenica e festivi:
8.00 - 9.30 - 11.00 - 12.15 - 19.00


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Foglietto parrocchiale

Quaresima 2025

Giubileo 2025

Domenica 1 marzo 2020

 

Parola vivente- Le letture della domenica
 
 
Carissimi fratelli e sorelle,
 la prima lettura di oggi contiene il racconto del peccato originale, cioè di quella tendenza verso il male che l'umanità ha sperimentato fin dalle sue origini. Intendiamoci: la specie umana è nata dalle mani di Dio bella e buona, ma anche libera e libertà significa sempre capacità di scegliere: e fin dall'inizio noi che potevamo stare solo dalla parte del bene, abbiamo scelto anche il male. Tutto nasce da una tentazione, parola che significa desiderio sfrenato di fare ciò che sappiamo non essere bene per noi e per gli altri. E' un desiderio forte che si insinua strisciando subdolamente fra le pieghe della nostra mente e del nostro cuore e non a caso viene rappresentato come il serpente, che proprio strisciando si avvicina alla preda senza che se ne accorga, pronto a colpirla. E il serpente è il diavolo, che però non può mai costringerci a fare il male, quella è e resta una scelta nostra; lui può solo tentarci, metterci quel male davanti agli occhi, insinuare il pensiero che in realtà si tratti di un bene, stimolarne in noi il desiderio. Non a caso diavolo significa "colui che divide": il male è sempre divisione, a cominciare dalla tentazione che è proprio questo desiderio forte che quasi ci spacca in due, perché una parte di noi vuole fare il bene, mentre l'altra cerca il male. Chi vincerà? Il peccato delle origini però nasce non da una tentazione qualsiasi; a provocarlo è la Tentazione per eccellenza, la prima e la più importante: "...Dio sa che il giorno in cui ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male". Essere come Dio significa conoscere il bene e il male; e chi non vorrebbe diventare come Dio? Ma se Dio è il bene nella sua totalità e assolutezza, allora in Lui non c'è posto per il male, che è emarginato e sconfitto in eterno. L'uomo però non è Dio, per lui conoscere il male significa anche lasciarsi prendere da lui; significa trovarsi sempre, ogni giorno, ad ogni scelta anche piccola davanti ad un bivio, ad una strada che si biforca in due direzioni, una che porta al bene e l'altra che porta al male, e qui entra in gioco la tentazione, che spesso è talmente forte da strapparci a noi stessi e farci prendere la via sbagliata. E così l'umanità che vuole essere come Dio si trova spesso e volentieri lontana da Lui, in preda a desideri e tentazioni che la spingono lontano dal bene e la gettano in bocca al male; e il peccato è proprio l'allontanamento volontario da Dio, e siccome Egli è la Vita, il peccato ci rende come morti. Ed è cosi da sempre: il desiderio di essere come Dio non ci abbandona mai, e siccome Dio è il potente e il dominante, allora si va in cerca di potere, di dominio con una sete sempre più grande che produce speculazioni economiche, guerre, carestie, distruzioni... E siccome Dio è il creatore, allora l'umanità si sente creatrice di se stessa, e così nascono la manipolazione genetica, lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali, l'illusione di essere destinati per diritto ad un futuro di progresso infinito mentre il clima cambia, le catastrofi naturali si susseguono, alle malattie sconfitte se ne sostituiscono di nuove e sorge il sospetto che ci stiamo incamminando non verso un futuro radioso ma verso una lenta, inesorabile fine... Essere come Dio: io la chiamo la "sindrome del padreterno", la ridicola sensazione che molti esprimono apertamente ma che sotto sotto tutti coviamo di essere dei piccoli padreterni, di ritenerci migliori, più intelligenti più forti, più piacevoli degli altri, di avere sempre ragione e invece... e invece basta un essere microscopico a metterci in ginocchio, a cambiare le nostre abitudini, a bloccare un'intera società, a isolarci gli uni dagli altri, a nasconderci dietro l'esile protezione di una mascherina. Eh sì, proprio quello che stiamo vivendo in questi giorni ci mette davanti alla nostra debolezza, alla nostra enorme fragilità. Altro che padreterni! E se siamo fragili nel corpo, lo siamo anche nello spirito, nella nostra vita interiore esposta alla tentazione, al male, al peccato. Ma Dio non ci abbandona, ci ama ed ha fiducia di noi, una fiducia talmente grande da venire su questa terra, entrando nella nostra umanità e condividendo la nostra vita per essere l'Emmanuele, il Dio con noi. E questa profonda solidarietà con l'umanità peccatrice Gesù la dimostra in quei quaranta giorni nel deserto di cui ci parla il Vangelo di oggi (Matteo 4,1-11): certo Egli in quanto Dio non può peccare, ma come uomo si spinge fino ai limiti del peccato, esponendosi alla tentazione. La sua è un'umanità capace di gridare un no senza mezzi termini al diavolo che vuole portarlo a sé senza riuscirvi; e lo fa richiamandosi sempre all'unione con il Padre, perché chi è unito a Dio non può cadere nelle trappole del Nemico. Ma Gesù è Gesù, e noi siamo noi: eppure anche in noi, nella nostra umanità limitata e ferita, c'è questa capacità di resistere alla tentazione, ma abbiamo bisogno della sua grazia, cioè del suo aiuto perché da soli non ce la facciamo (vedi prima lettura, Romani 5,12-19). Al peccato che nasce dalla tentazione possiamo rispondere con la conversione, cioè con il cambiare strada volgendo le spalle al male per rimetterci in cammino verso il bene, e Dio ci aiuterà a restare fedeli al nostro proposito e ci riaccoglierà ogni volta che cadiamo. La Quaresima appena iniziata è un periodo di conversione, ma posso convertirmi, posso riscoprire la presenza di Dio dentro di me solo se ne sento la mancanza: è questo il senso della penitenza, che è spesso il farmi mancare qualcosa rinunciando a qualcosa ogni giorno: è il modo migliore per ri
cordarmi quanto mi manca Gesù e quanto sia necessario per me ritrovarlo per dargli il primo posto nella mia vita. Paradossalmente ci sta aiutando anche la situazione strana e mai sperimentata in modo così prolungato che stiamo vivendo in questi giorni: la sospensione delle Ss. Messe forse ci ha fatto capire l'importanza dell'incontro con Dio, forse ci ha fatto sentire la preziosità dell'Eucaristia, forse ci ha fatto provare la nostalgia di quel trovarci insieme davanti all'Altare per dire il nostro grazie al Signore e ricevere dentro di noi Gesù con il suo Corpo e il suo Sangue. Lo si è visto il giorno delle ceneri, quando le persone venivano in chiesa in cerca della S. Messa senza trovarla; trovavano però sull'Altare il Ss.mo Sacramento e si fermavano per una preghiera, perché di Dio abbiamo bisogno, anche se spesso ce ne dimentichiamo. E' una singolare coincidenza che questo periodo di sospensione delle Ss. Messa sia avvenuto proprio all'inizio della Quaresima, quasi a risvegliare in noi in maniera più forte del solito il desiderio di Dio, quel Dio che non chiede altro che contagiare le nostre vite con il suo Amore. Pace e bene a tutti.
 
Il parroco don Alberto

 

Nel momento in cui esce questo bollettino non abbiamo idee chiare di ciò che succederà nella prossima settimana; l'ordinanza regionale scade questa notte alle 24,00, e così pure il decreto attuativo del vescovo che tutti possono leggere alle porte (esterne e interne) della Basilica.Sappiamo con certezza che le scuole chiuderanno per un'altra settimana, e quindi anche il catechismo sarà sospeso di conseguenza: sarebbe assurdo se si facesse altrimenti, visto che lo scopo è preservare i ragazzi da eventuali contagi. Siccome le scuole restano chiuse fino a sabato e in mancanza di altre indicazioni, penso che il catechismo per genitori e ragazzi di seconda elementare previsto per domenica prossima possa venire celebrato, sempre che si torni a celebrare la S. Messa domenicale.

Anche gli altri incontri parrocchiali sono sospesi per una settimana; penso però che non faccia male a nessuno se mercoledì prossimo, come ogni primo mercoledì del mese, ci saranno le pulizie della chiesa, anzi in periodi di contagio l'igiene degli ambienti è la cosa più importante. Ovviamente si potranno fare se le signore che se ne occupano se la sentiranno di venire.

Quanto alla ripresa o meno delle Ss. Messe, attendiamo indicazioni dalla diocesi, che le darà solo dopo aver avuto dalla regione un quadro completo della situazione.Oggi viene esposto il Ss. Sacramento sull'altere per la preghiera personale. Nel bancone del Crocifisso trovate uno schema di preghiera da fare in famiglia e i foglietti della S. Messa domenicale per la riflessione personale.
 
A titolo di promemoria lascio il programma della Quaresima, che riprenderà (o meglio inizierà) quando possibile.
 
Quaresima 2020
Ogni venerdì dopo la S. Messa delle 17,00 si terrà la Via Crucis.
Nei mercoledì di Quaresima, quando riprenderà il catechismo, i ragazzi sono invitati a venire al catechismo alle ore 16,40 per consentire la Via Crucis a tappe in Basilica. Ad uno degli incontri i ragazzi porteranno invitati alcuni generi alimentari per le “borse della spesa” come segno di attenzione ai bisogni dei più poveri.
Nelle domeniche di Quaresima a partire da domenica prossima alle ore 16,00 nel coro della Basilica si terrà la preghiera del Vespro domenicale, accompagnata da una breve meditazione del parroco, che quest'anno presenterà l' esortazione apostolica di Papa Francesco "Querida Amazonia", redatta a conclusione del Sinodo sull'Amazzonia.
Inoltre è proposto a tutti i volontari parrocchiali e a quanti vogliano partecipare un incontro - confronto sul significato e le esigenze del nostro Battesimo tenuto da suor Anna del Marianum in Sala del Capitolo venerdì 13 marzo alle ore 21,00.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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