Domenica 3 novembre 2019
Carissimi fratelli e sorelle,
vi ricordate il Vangelo di domenica scorsa? Lì si parlava di un pubblicano (per il significato di questa parola si veda il precedente bollettino) che, vedendosi per com'è e trovando dentro di sé solo il peccato, chiede pietà a Dio affidandosi totalmente a Lui e per questo torna a casa sua "giustificato", cioè perdonato e reso idoneo per la vita eterna. Fin qui tutto bene, ma quel passo evangelico non parla del dopo: perché se quel pubblicano tornato a casa avesse ricominciato a fare quello che faceva prima, a cosa gli sarebbe servito il perdono di Dio? Proprio a niente, anzi gli sarebbe andata peggio di prima, perché - come dice un famoso proverbi - errare è umano, perseverare è diabolico. Nella prima lettura (Sapienza 11,22-12,2) troviamo una frase illuminante a questo proposito: "Signore, hai compassione di tutti, perché tutto tu puoi, chiudi gli occhi sui peccati degli uomini, aspettando il loro pentimento". Ecco il dopo: il pubblicano chiede pietà a Dio, Dio lo perdona, ma si dà per scontato che egli si sia pentito dei suoi peccati, e se si è pentito, allora dopo non dovrà più commetterli. E' questo il tema del Vangelo di oggi (Luca 19,1-10), che ci presenta non una parabola (cioè un racconto inventato), ma un fatto realmente accaduto, dove il protagonista è Zaccheo che non solo è un pubblicano, ma addirittura il capo dei pubblicani del luogo (qualcosa di mezzo fra un direttore dell'ufficio imposte e il capo di un'associazione a delinquere legalizzata), posizione che gli aveva consentito di arricchire enormemente sul sangue dei "contribuenti". La scena prende il via dall'ingresso di Gesù attorniato dai suoi apostoli a Gèrico; Zaccheo si accoda alla folla acclamante e volendo vederlo, sale su un sicomoro perché è basso di statura. Perché questo desiderio di vedere Gesù? Forse era semplice curiosità, come fa tanta gente anche oggi quando arriva in città un personaggio famoso; io però penso che Zaccheo macinasse dentro di sé qualcosa, come il pubblicano di domenica scorsa; penso che sentisse su di sé il peso dei molti peccati e si stesse affacciando in lui il rimorso per tanta gente depredata e umiliata; forse cercava qualcosa che solo il Messia poteva dargli. E non viene deluso, perché Gesùil volto del Dio vivente "benevolo verso tutte le cose perché amante della vita" (vedi prima lettura) si ferma davanti a lui, lo guarda negli occhi e gli dice di scendere "perché oggi devo fermarmi a casa tua". E' il punto di svolta del racconto: finora Zaccheo era un uomo scontento di sé, ora scopre di avere una nuova occasione. La gente che prima acclamava Gesù, ora lo disapprova perché tutti sapevano bene chi era Zaccheo: "E' entrato in casa di un peccatore!". Ma intanto in Zaccheo si era prodotta una trasformazione: il sentirsi anche lui amato da Gesù - in cui egli ormai vede con certezza il Signore, cioè il volto di Dio sulla terra - gli provoca dentro non solo il pentimento per il male commesso, ma anche l'inevitabile conseguenza, cioè il desiderio di non farlo più, testimoniato concretamente dalla riparazione dei danni da lui prodotti nella vita di tante famiglie: "Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituirò quattro volte tanto". Il pentimento ha innescato un mutamento radicale nella sua vita, quello che si chiama conversione, cioè cambiamento di direzione: ha trovato la strada che porta a Dio e non l vuole più lasciare. Questo Vangelo illustra bene ciò che vuol dire sentirsi ed essere perdonati: tutto nasce da un'inquietudine interiore, da una scontentezza di sé che provoca un esame di coscienza, la scoperta dei propri peccati (per Zaccheo era molto facile...), il pentimento e la conversione, il proposito di non commetterli più e di porvi rimedio; è la dinamica del Sacramento della Confessione, cui è bene accostarsi con frequenza. Solo così possiamo mantenerci degni della chiamata di Dio alla fede e alle opere buone, come ci ricorda san Paolo nella seconda lettura (1Tessalonicesi 1,11-2,2). Pace e bene a tutti.
Avvisi Parrocchiali
“Al pozzo del cuore di Dio”: intenzioni raccolte in chiesa, consegnate alle Suore Elisabettine per la preghiera personale e comunitaria; Rosario chiesa di S. Giuseppe (via Vendramini) I sabato del mese ore 9,30.
Pulizie della Basilica: primo mercoledì del mese (6 novembre), ore 8,30.
Catechesi dei ragazzi dalla prima alla quinta elementare: ogni mercoledì dalle 16,45 alle 17,45 in patronato.
Gruppo medie "tempo della fraternità: ogni due domeniche, dalla S. Messa delle 11,00 alle ore 13,00 o 15,00. Prossimo incontro 10 novembre con pranzo insieme.
Catechesi degli adulti: ogni lunedì alle ore 16,00 nella Sala del Capitolo . Il tema dell'anno è l'approfondimento del significato del nostro battesimo.
Gruppo Adulti di Azione Cattolica, aperto a tutti: martedì ore 17,30 nella Sala Parrocchiale: confronto sulle letture della domenica seguente.
Gruppo terza età "Lavoro e sorriso": ogni giovedì dalle ore 16,00 alle 18,00 nella Sala Parrocchiale.
Incontri per gli adolescenti: domenica ore 18,00 nella Sala Parrocchiale.
Oggi alle ore 16,00 nella Sala Parrocchiale (vicolo Bovetta 14) è convocata un'assemblea straordinaria di tutti i soci dell'Azione Cattolica.
Lunedì 4 ore 9,30 in chiesa, preghiera mariana: adorazione rosario Messa.
Sabato 16 novembre alle ore 20,00 nella Sala Parrocchiale si terrà la tradizionale cena di inizio anno catechistico, cui sono invitati i ragazzi e le loro famiglie condividendo ciò che ognuno avrà portato.
Da qualche giorno chi entra in Basilica trova una grande impalcatura posizionata sul lato destro in corrispondenza della porta della Sacrestia. Molti chiedono a cosa serve, ma agli abituali frequentatori della chiesa dovrebbe essere chiaro: finalmente il restauro dell'organo è terminato e l'impalcatura serve a riposizionare i vari elementi all'interno della cassa armonica, lavoro delicato che prenderà un po' di tempo, probabilmente qualche settimana visto che dopo essere stato rimontato lo strumento dovrà essere accordato e poi collaudato ufficialmente; solo dopo queste operazioni l'impalcatura potrà essere smontata. Ringrazio ancora una volta il nostro organista volontario dr. Andrea Peretto che ha promosso e seguito personalmente le varie fasi del restauro, realizzato dalla ditta Paccagnella di Albignasego. Intanto si sta già pensando all'inaugurazione, probabilmente in due fasi: una conferenza di presentazione dei lavori (non solo per il restauro dell'organo, ma anche per quello del presbiterio) da tenersi tra gennaio e febbraio e un concerto in primavera inoltrata, quando il riscaldamento della Basilica - che soffia direttamente sull'organo producendo un'imper- cettibile ma reale dilatazione delle canne - sarà ormai spento. Ulteriori informazioni verranno date in seguito.