Orari S. Messe

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Domenica 9 settembre 2018

 

Parola vivente - Le letture della domenica

Carissimi fratelli e sorelle,
 le letture di oggi ci parlano di salvezza. Nella prima lettura il profeta Isaia (35,4-7a) descrive la salvezza in termini molto concreti: giustizia per i perseguitati, che ottengono una giusta ricompensa dopo i lunghi anni di oppressione; guarigione per gli ammalati; vista per i ciechi; parola per i muti; capacità di tornare a correre e saltare per gli zoppi; suono per i sordi; e vita per tutti, simboleggiata dall'acqua scrosciante che disseta il deserto. In una parola, la salvezza è prima di tutto un'esperienza concreta: mi sento salvo quando mi percepisco libero, vitale e gioioso. Nel nostro rapporto con Dio la salvezza è inscindibile dalla fede, intesa come la percezione reale, concreta, viva che solo con Lui ognuno di noi è in grado di esprimere al meglio se stesso: la fede insomma ti salva perché ti mette in condizione di percepire quella Presenza che è dentro di te e nello stesso tempo ti supera infinitamente aiutandoti a sviluppare meglio le tue capacità, le tue  potenzialità, le tue qualità e facendo ciò che tu da solo non puoi neanche immaginarti, perché le trasforma in eternità, in vita senza fine. La salvezza è l'esatto contrario del pessimismo, del piangersi addosso, del trovare tutte le scuse per non impegnarsi: è la percezione reale che con la presenza di Dio nella tua vita tu puoi essere come quel sordo che torna a sentire, quel cieco che scopre cosa siano i colori, quello zoppo che si ritrova capace di saltare. E' l'esperienza più bella che si possa fare, e che diventerà piena e completa quando Dio trasformerà la nostra stessa morte in vita nuova. In fin dei conti Gesù è venuto per questo: per farci capire che con lui ognuno può trovare la sua strada nella vita e percorrerla in pienezza, fino all'eternità. A questo proposito i suoi miracoli sono estremamente eloquenti: ridare la salute a chi sta male significa renderlo capace di realizzare pienamente la sua natura, come avviene per il sordomuto del Vangelo di oggi (Marco 7,31-37), che viene guarito con la semplice parola "effatà" che significa apriti. Ecco: Gesù ad ognuno di noi chiede la capacità di aprirsi, di accoglierlo nella sua vita per permettergli di operare il miracolo della guarigione. "Ma noi siamo già sani", dirà qualcuno. Ne siamo proprio sicuri? E l'egoismo che ti chiude in te stesso impedendoti un rapporto vero e sincero con chi ti sta vicino? E il peccato che ti allontana da Dio rendendoti schiavo del male? E le tante inquietudini che ti impediscono una relazione viva e vitale con te stesso sfociando spesso nel pessimismo o peggio nella depressione? E l'incapacità di fare il bene che a volte sperimenti senza riuscire a capire da dove viene? E...e...e...: si potrebbe andare avanti all'infinito; senza saperlo siamo spesso ciechi perché non riusciamo a vederci per come realmente siamo, sordi perché non sappiamo metterci in ascolto delle esigenza di chi ci sta vicino, zoppi perché troppo frequentemente cadiamo lungo la via del bene... La fede che dona salvezza è anzitutto capacità di affidarci a Gesù con la sensazione concreta che Egli ci può veramente aprire, ci può veramente liberare, ci può veramente rafforzare rendendoci capaci di realizzare in pienezza la nostra umanità: solo così la nostra vita potrà essere sempre più buona, bella, gioiosa diventando capace di comunicare intorno a sé bontà, bellezza e gioia. Capiamo allora il significato profondo della seconda lettura (lettera di Giacomo 2,1-5), che è certamente l'invito a non fare preferenze fra le persone, trattando tutti alla stesso modo, con rispetto e amore: se ognuno di noi lo facesse, questa terra sarebbe già un piccolo paradiso. Ma c'è di più:, perché ci viene detto anche che Gesù una preferenza l'ha avuta, e proprio per quelli che non rischiano di essere preferiti da nessuno:gli ultimi, gli scartati, gli emarginati. Quasi a dirci che Egli è venuto a dare salvezza proprio a tutti, a cominciare da quelli che non avendo avuto niente si affidano spontaneamente all'Unico che può dare loro tutto. Ed è quindi un invito fatto anche a noi a scendere dai nostri piccoli o grandi piedistalli (ognuno in un modo o nell'altro si costruisce il suo), scoprire gli aspetti della nostra vita che ci rendono ultimi e poveri e chiedere a Gesù che ci perdoni e ci guarisca con il suo Amore. Pace e bene a tutti.

Il parroco don Alberto

 

 

Avvisi Parrocchiali
“Al pozzo del cuore di Dio”: intenzioni raccolte in chiesa, consegnate alle Suore Elisabettine per la preghiera personale e comunitaria; Rosario chiesa di S. Giuseppe (via Vendramini) I sabato del mese ore 9,30.

Pulizie della Basilica: ogni primo mercoledì del mese, ore 8,30. Si è pensato di mantener un giorno fisso al mese per favorire la partecipazione: c'è posto per tutti.

Oggi alle ore 18,00 in piazza dei Frutti la rete delle associazioni di volontariato "A bracciaperte" che raccoglie molte associazioni di volontariato della città - fra cui alcune cattoliche (Caritas, Acli, Scout, Azione Cattolica e altre) - organizza l'undicesima edizione della cena gratuita e per tutti con il coordinamento dell'associazione "Beati i costruttori di pace. Per saperne di più: consultare l'apposita locandina nella bacheca in fondo alla Basilica.

Da domani riapre la Scuola Materna parrocchiale: un grande grazie alle suore, al personale docente e non docente e ai volontari che a vario titolo ne garantiscono il funzionamento.

Domenica prossima a tutte le Ss. Messe (compresa la prefestiva del sabato) ci sarà una raccolta di generi alimentari per le "borse della spesa". Un grande grazie a quanti vorranno contribuire e ai volontari della Caritas che si occupano dell'accoglienza delle persone e della distribuzione. Sul bancone del Crocifisso ci sono gli appositi avvisi che contengono l'elenco delle cose più necessarie.

“Al pozzo del cuore di Dio”: intenzioni raccolte in chiesa, consegnate alle Suore Elisabettine per la preghiera personale e comunitaria; Rosario chiesa di S. Giuseppe (via Vendramini) I sabato del mese ore 9,30.

Pulizie della Basilica: ogni primo mercoledì del mese, ore 8,30. Si è pensato di mantener un giorno fisso al mese per favorire la partecipazione: c'è posto per tutti.

Oggi alle ore 18,00 in piazza dei Frutti la rete delle associazioni di volontariato "A bracciaperte" che raccoglie molte associazioni di volontariato della città - fra cui alcune cattoliche (Caritas, Acli, Scout, Azione Cattolica e altre) - organizza l'undicesima edizione della cena gratuita e per tutti con il coordinamento dell'associazione "Beati i costruttori di pace. Per saperne di più: consultare l'apposita locandina nella bacheca in fondo alla Basilica.

Da domani riapre la Scuola Materna parrocchiale: un grande grazie alle suore, al personale docente e non docente e ai volontari che a vario titolo ne garantiscono il funzionamento.

Domenica prossima a tutte le Ss. Messe (compresa la prefestiva del sabato) ci sarà una raccolta di generi alimentari per le "borse della spesa". Un grande grazie a quanti vorranno contribuire e ai volontari della Caritas che si occupano dell'accoglienza delle persone e della distribuzione. Sul bancone del Crocifisso ci sono gli appositi avvisi che contengono l'elenco delle cose più necessarie.

Venerdì prossimo 14 settembre si nella Sala Parrocchiale si tiene il Consiglio Pastorale Parrocchiale.

Il catechismo dei ragazzi riprenderà mercoledì 3 ottobre alle ore 17,00 in Basilca con la S. Messa insieme.

La festa della Madonna dei Lumini sarà domenica 14 ottobre.

La catechesi degli adulti riprenderà nel mese di ottobre,  in data ancora da destinarsi.

Nella circostanza della scomparsa delle sig.re Daniela Granato e Angelina Cinetto ved. Fiorio ci uniamo al dolore dei familiari e di quanti le hanno conosciute.

Archivio letture settimanali

Info parrocchia

Parrocchia S. Maria del Carmine
Piazza Petrarca 1
35137 Padova (PD)
Tel. ufficio parrocchiale: 049/87.60.422
E-mail: carminepd@gmail.com