22 aprile 2018
Parola vivente - Le letture della domenica
Carissimi fratelli e sorelle,
nella prima lettura (Atti degli Apostoli 4,8-12) San Pietro, dopo aver compiuto un miracolo di guarigione alla porta del Tempio di Gerusalemme, afferma di averlo potuto fare unicamente per la sua fede in Gesù Cristo, che è "la pietra scartata da voi costruttori e divenuta pietra d'angolo". Il riferimento è ovviamente ai sacerdoti e ai capi del popolo che hanno rifiutato Gesù mettendolo in croce; Egli però con la sua risurrezione ha dimostrato di essere la "pietra d'angolo", cioè quell'elemento architettonico senza il quale tutta la costruzione crolla, con evidente allusione alla comunità dei credenti che ha la sua ragion d'essere nella persona di Cristo, senza la quale non potrebbe nemmeno esistere. Questi concetti sono espressi anche da Gesù nel Vangelo di oggi (Giovanni 10,11-18) con l'immagine del buon pastore, tenendo presente però che noi non siamo pecore, ma esseri intelligenti, liberi, creativi e ognuno diverso dagli altri. Ogni individuo è un universo a sé, ma se viene lasciato a se stesso rischia di collassare con gli altri universi che ha vicino, e a prevalere non è il migliore, ma il più grosso nell'eterna storia della "legge del più forte" espressa bene con la frase "homo homini lupus" (l'uomo è lupo per l'uomo): dentro ognuno di noi convivono il lupo e la pecora, la guerra e la pace, l'odio e l'amore, e capita che quando uno permette al lupo dentro di sé di mangiarsi la pecora che pure custodisce nella sua interiorità, allora anche al di fuori prevale il lupo, e il più forte vince, senza scrupoli né pietà. E se tutti fanno così cosa succede? Ovvio: la distruzione più completa, una lotta senza fine, dove l'unico intento diventa lo sbranarsi a vicenda. L'idea che possa essere un atto di guerra a produrre la vera pace è un'eterna illusione, puntualmente smentita dalla storia. E' necessario allora tenere insieme il lupo e la pecora facendoli convivere dentro di noi, ma come fare? E risolto questo conflitto interiore, come riuscire a fare di tanti individui un gruppo - il gregge dell'immagine evangelica - che sia in grado di tenere insieme la forza del lupo con la mansuetudine della pecora dando vita a forme di convivenza dove prevalgano - pur con qualche tensione - pace e amore in un'atmosfera di dono reciproco? La risposta è chiara: ci vole un pastore, ci vuole una guida; è chiaro però che non può essere una guida umana, visto che la storia è piena di "uomini del momento" seguiti ed osannati da milioni di persone ignare che stavano per essere condotte alla guerra o alla rovina economica o alla perdita della libertà in regimi di oppressione. E' chiaro che il "pastore" dovrà essere una persona né egocentrica né cattiva né insulsa né prepotente, dovrà essere invece uno che pensa più gli altri che a se stesso, uno che sa donarsi, sacrificarsi, dare la vita sempre, senza eccezioni. E dove lo trovi uno così? Nelle promesse elettorali? Eppure uno così esiste, uno solo però: "Io sono il buon pastore", dice Gesù. Egli cioè si propone ed è l'unica guida da seguire nel cammino della vita, l'unico affidabile, l'unico disinteressato, l'unico capace di tenere insieme le persone facendone una comunità dove si sa condividere vita, tempo, risorse e dove la fede di ognuno arricchisce quella degli altri. Una guida che è in sé un concentrato di amore, uno che ci conosce personalmente, uno che ci ama così come siamo, uno per uno, senza preferenze. Tutto questo è espresso nel testo evangelico dalla parola conoscere: il buon pastore ha lo stesso sguardo di Dio che sa penetrare fin negli abissi di ogni animo umano, guardandolo con misericordia e tenerezza, con la volontà di sanare ciò che è malato e di rinforza re ciò che è sano. E anche noi allora conosciamo Lui, cioè ascoltiamo la sua voce perché ci sentiamo amati, stimati, valorizzati nonostante i nostri difetti, i nostri peccati: sappiamo che la Guida, Gesù buon Pastore, non ci abbandonerà mai, sarà sempre vicino a noi, un sempre che sfocia nell'infinito mare dell'eternità, come ci ricorda la seconda lettura (prima lettera di Giovanni 3,1-2). Pace e bene a tutti.
Il parroco don Alberto
Nella circostanza della scomparsa del sig. Antonio Benito Maffia ci uniamo al dolore dei familiari e di quanti lo hanno conosciuto.
Avvisi Parrocchiali
“Al pozzo del cuore di Dio”: intenzioni raccolte in chiesa, consegnate alle Suore Elisabettine per la preghiera personale e comunitaria; Rosario chiesa di S. Giuseppe (via Vendramini) I sabato del mese ore 9,30.
Catechesi dei ragazzi dalla prima elementare alla terza media: ogni mercoledì dalle 16,45 alle 17,45. Questa settimana è sospeso per la coincidenza con la festa del 25 aprile.
Giovanissimi - adolescenti: domenica ore 18,00 i più giovani, gli altri al sabato pomeriggio. Orari suscettibili di cambiamenti in base alle esigenze dei ragazzi.
Catechesi degli adulti: ogni lunedì alle ore 16,00 nella Sala del Capitolo. Tema dell'anno: il libro dell'Apocalisse.
Gruppo Adulti di Azione Cattolica: ogni martedì alle ore 17,30 nella Sala Parrocchiale per riflettere insieme sulle letture della domenica successiva.
Gruppo terza età "Lavoro e sorriso": ogni giovedì dalle ore 16,00 alle 18,00 nella Sala Parrocchiale.
Prove di canto per tutti: sabato 5 maggio ore 17,30 e venerdì 18 maggio ore 20,30 in Patronato.
Giovedì scorso 19 aprile il Consiglio Pastorale Parrocchiale nella sua prima riunione ha nominato vicepresidente il dr. Norberto Vernier e ha indicato i nomi del nuovo Consiglio parrocchiale per la gestione economica, che risulta quindi composto dai sigg. Sandro Cherubini, Giulia Drioli, Mariano Paolin, Andrea Peretto e Mauro Zabeo.
Oggi è la giornata mondiale di preghiera per le vocazioni sacerdotali e religiose. Domani alle 20,30 il vescovo presiederà nella chiesa del seminario maggiore la veglia diocesana di preghiera.
Il riuscito mercatino di primavera di domenica scorsa ha prodotto l'incasso lordo di € 1365. Ringraziamo le signore che lo hanno organizzato, ricordando che il gruppo "lavoro e sorriso" si va restringendo, per motivi di età o di salute: c'è bisogno di nuove forze, perché sebbene in poche e avanti con gli anni, queste signore sanno "fare miracoli" e danno un forte contributo alla vita della Comunità Parrocchiale, sotto molti aspetti.
I moduli d'iscrizione per il Grest parrocchiale che si terrà dall'11 al 22 giugno (sabato e domenica esclusi) verranno distribuiti all'inizio del mese prossimo. Diversi animatori hanno hanno già dato la loro disponibilità.
Prima dell'estate inizierà il restauro dell'organo della Basilica, a cura della ditta Paccagnella di Padova con cui è stato firmato il contratto una decina di giorni fa. Ringrazio il nostro organista volontario dr. Andrea Peretto che si è fatto carico di seguire il complesso iter burocratico per ottenere i permessi di restauro e reperire i finanziamenti: ne sono stati promessi - con comunicazione scritta- due di una certa consistenza, che dovrebbero coprire buona parte della spesa. Per il resto ci affidiamo come sempre alla generosità dei parrocchiani, che non è mai venuta a mancare.
Domenica 6 maggio ci sarà una raccolta di generi alimentari a tutte le Ss. Messe per le "borse della spesa".