Orari S. Messe

Domenica e festivi:
8.00 - 9.30 - 11.00 - 12.15 - 19.00


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Foglietto parrocchiale

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domenica 10 settembre 2017

Parola vivente - Le letture della domenica

Carissimi fratelli e sorelle,
 ogni parrocchia è una comunità cristiana. Quando si parla di comunità si intende in genere una pluralità di persone anche molto diverse fra di loro per età, istruzione, modo di vedere le cose, condizioni economiche etc. unite però da relazioni comuni che le aggregano intorno a certi valori forti condivisi. Se vi aggiungo la parola cristiana , allora queste relazioni comuni hanno il loro motivo aggregante nella persona di Gesù Cristo. E' proprio ciò che ci dice il Vangelo di oggi (Matteo 18,15-20): "Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì io sono in mzzo a loro". Il cristiano non è fatto per stare da solo, la fede non va mai vissuta in modo individualistico: il Signore è venuto per amare ed insegnarci ad amare offrendo le nostre vite gli uni per gli altri, come ci ricorda anche la seconda lettura (Lettera di san Paolo ai Romani18,15-20). E siccome Gesù è il Vivente per eccellenza, ogni volta che dei cristiani stanno insieme "nel suo nome", cioè per realizzare i suoi insegnamenti nel recirpoco dono di sé, allora Egli è presente, vivo in mezzo a noi e ci aiuta ad essere ancora di più comunità, a volerci ancora iù bene Ma la comunità è fatta pur sempre di uomini e donne di tutte le età, di varie provenienze, con molteplici sensibilità e diverse visioni del mondo e delle cose, e tutto questo può generare incomprensioni e litigi che rischiano di diventare veri e propri conflitti quando si mettono di mezzo gli interessi personali, le antipatie e i rancori. Gesù ci dice allora che il primo dovere di ogni cristiano all'interno della comunità è creare concordia. Per cui se uno si sente offeso o colpito dal comportamento di un fratello, glielo dica e se la cosa non si chiarisce lo faccia davanti a testimoni, e poi davanti alla comunità riunita che diventa quindi il luogo in cui appianasse i dissidi e ripristinare la pace. Amarsi recirprocamente significa anche sapersi correggere: non a caso il profeta Geremia nella Prima Lettura (33,1.7-9) richiama con forza la necessità di di saper dire con forza a una persona quando sbaglia perché se ne possa rendere conto e cambiare il proprio comportamento. Gesù però va oltre, facendo sgorgare la capacità di correggersi  dal senso di fraternità: siamo tutti figli di uno stesso padre e quindi ognuno di noi deve ricordare che perfino la persona con cui ha appena litigato è un fratello, è un membro della comunità, e nella comunità dei fratelli andrà trovata la soluzione dei dissidi. Io l'ho visto tante volte: anche nei gruppi parrocchiali a volte ci sono invidie, gelosie, contrapposizioni anche motivate che a volte sembrano insanabili; eppure il continuare a lavorare insieme, la partecipazione alla S. Messa, la preghiera, l'intervento di qualche amico comune creano il miracolo di tante belle riconciliazioni, magari non sbandierate, ma reali. E se la riconciliazione non c'è? Gesù risponde con una frase apparentemente durissima: chi ha torto se ne vada e sia per la comunità come "un pagano e un pubblicano", che significa come un estraneo e un peccatore. Ma dobbiamo ricordare che Egli è venuto proprio per attirare a sé anche gli estranei, che per primo è andato in cerca dei peccatori dicendo che "non sono i sani ad avere bisogno del medico, ma i malati", che ha raccomandato agli apostoli di annunciare il Vangelo a tutti, senza eccezioni o preferenze. Il che significa che la comunità cristiana non dovrà mai disinteressarsi di chi se ne è andato, ma cercherà tutti i modi per farlo tornare, a cominciare dalle preghiera, senza fermarsi solo ad essa. Pace e bene a tutti.
Il parroco don Alberto

Ss. Messe
Parrocchia del Carmine
Domenica e feste: ore 8,00 - 9,00 - 10,00 - 11,00 - 12,00 - 17,00 - 19,00.
Durante la settimana (lunedì – venerdì): 7,00 - 8,00 - 17,00 - 19,00.
Sabato: 7,00 - 8,00 - 19,00 (prefestiva). Ogni giorno  Rosario ore 18,40.

Santuario S. Giuseppe - Missionari Comboniani: nella settimana: martedì e mercoledì ore 18,00; giovedì ore 18,30 (cappella dei missionari); venerdì e sabato ore 18,00. Domenica e feste ore 10,30.
Chiesa S. Giuseppe - Suore Elisabettine: feriali ore 6,45. Domenica ore 7,00.


Avvisi Parrocchiali

“Al pozzo del cuore di Dio”: intenzioni raccolte in chiesa, consegnate alle Suore Elisabettine per la preghiera personale e comunitaria; Rosario chiesa di S. Giuseppe (via Vendramini) I sabato del mese ore 9,30.

Oggi raccogliamo i generi alimentari per le "borse della spesa". Un grande grazie a quanti vorranno contribuire e ai volontari della Caritas che si occupano dell'accoglienza delle persone e della distribuzione

Oggi alle 18,00 celebriamo il Battesimo di Cecilia Miani; un augurio alla famiglia.

Il catechismo dei ragazzi riprenderà mercoledì 4 ottobre alle ore 17,00 in Basilca con la S. Messa insieme  La festa della Madonna dei Lumini sarà domenica 15 ottobre..

La catechesi degli adulti inizierà lunedì prossimo 18 settembre alle ore 16,00; in questo primo periodo si terrà nella Scoletta (entrando dal chiostro) perché la sala del capitolo non è ancora agibile in quanto l'affresco della parete di fondo è in fase di restauro. Mi rendo conto che l'orario pomeridiano non si adatta a quanti lavorano o studiano, per cui se ci saranno richieste, sono disponibile anche a replicre questi incontri anche una sera alla settimana nella sala parrocchiale, magari cercando di puntare di più sul dialogo  e sul coinvolgimento personale dei partecipanti.
Come ogni anno il tema viene scelto ispirandosi agli Orientamnti Pastorali diocesani, che per il 2017-18 hanno il titolo: "E la casa si riempì di profumo - Esercizi di fraternità". Al centro delle varie proposte c'è la Chiesa, la Comunità dei credenti che si ritrova alla domenica a Messa e che da questo ritrovarsi prende la luce e la forza per diventare il "profumo di Cristo", profumo di fraternità, perché più una comunità diventa "famiglia di fratelli", più potrà diventare il segno dell'amore dell'unico Padre per tutti.
Questo concetto base si eaprime nel mettersi in ascolto dei fratelli più giovani (nel Sinodo dei Giovani che coinvolgerà la diocesi a vari livelli fino al maggio 2018) per capire quale volto dare alla chesa del futuro; nel rinnovare le proprie strutture (consigli pastorale e della gestione economica) perché favoriscano la fraternità all'interno della comunità, ma anche al suo esterno nell'accoglienza, nella carità, nell'attenzione ai più deboli e agli ultimi, nell'apertura al territorio e ai suoi problemi; nell'accompagnare ragazzi ed adolescenti alla scoperta del volto di Cristo in una comunità di fratelli, continuando ed approfondendo il nuovo cammino di iiniziazione cristiana che da qualche anno sta cambiando il volto del nostro modo di introdurre le generazioni più giovani alla vita di fede, coinvolgendo anche genitori e famiglie in un cammino che ha come scopo principale favorie l'accoglinza e la conoscenza reciproca in un clima di familiarità come ambiente adatto  una riscoperta dei valori della fede e dell'an- nuncio cristiano. Tutto questo va vissuto ovviamente mettendoci in ascolto di ciò che Gesù vuole da noi per modellare intorno alla Sua Parola e all'Eucaristia il nostro stile di essere chiesa qui ed ora.
Tenendo conto di tutto questo ho scelto come tema dell'anno il libro dell'Apocalisse, che mi sembra esprimere bene i vari contenuti degli Orientamenti Diocesani. E' un testo originato da una serie di visioni di S. Giovanni che hanno inizio "nel Giorno del Signore", a ricordo dell'importanza dell'Eucaristia domenicale, per molti l'unica occasione nella settimana per ascoltare la Parola di Dio e ritrovarsi come fratelli intorno all'unico Corpo di Cristo. Il libro disegna il volto di una chiesa giovane, in crescita e capace di essere annuncio vivente del Vangelo di Cristo; una chiesa in forte espansione che si sta dando le prime strutture dividendosi in tante comunità locali capaci di adattarsi al territorio in cui vivono e collegate tra di loro in una rete di relazioni fraterne;  una chiesa che trova la soluzione ai propi molteplici problemi nella lotta contro il male in tutte le sue forme e nell'adesione ferma al Vangelo di Cristo come unica via per realizzare una società fondata sul bene di tutti e sull'amore vicendevole; una chiesa che sa leggere il presente alla luce del Vangelo e sa individuare i segni dei tempi per la costruzione di un futuro che abbia come esito la concordia e la pace, anticipazioni dell'abbraccio eterno in cui tutti saremo definitivamente fratelli, perché "Dio sarà tutto in tutti". 

Nella circostanza della scomparsa dell'arch. Renzo Ganzato ci uniamo al dolore dei familiari e di quanti lo hanno conosciuto.

 

 

 

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