Annunzio pasquale
Esulti il coro degli angeli, esulti l'assemblea celeste, un inno di gloria saluti il trionfo del Signore risorto.
Gioisca la terra inondata da così grande splendore; la luce del re eterno ha vinto le tenebre del mondo.
Gioisca la madre Chiesa, splendente della gloria del suo Signore, e questo tempio tutto risuoni per le acclamazioni del popolo in festa. E voi, fratelli carissimi, qui radunati nella solare chiarezza di questa nuova luce, invocate con me la misericordia di Dio onnipotente. Egli che mi ha chiamato, senza alcun merito, nel numero dei suoi ministri, irradi il suo mirabile fulgore, perché sia piena e perfetta la lode di questo cero.
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito
In alto i nostri cuori.
Sono rivolti al Signore.
Rendiamo grazie al Signore nostro Dio.
È cosa buona e giusta.
È veramente cosa buona e giusta esprimere con il canto l'esultanza dello spirito, e inneggiare al Dio invisibile, Padre onnipotente, e al suo unico Figlio, Gesù Cristo nostro Signore.
Egli ha pagato per noi all'eterno Padre il debito di Adamo, e con il sangue sparso per la nostra salvezza ha cancellato la condanna della colpa antica. Questa è la vera Pasqua, in cui è ucciso il vero Agnello, che con il suo sangue consacra le case dei fedeli.
Questa è la notte in cui hai liberato i figli d'Israele, nostri padri, dalla schiavitù dell'Egitto, e li hai fatti passare illesi attraverso il mar Rosso.
Questa è la notte in cui hai vinto le tenebre del peccato con lo splendore della colonna di fuoco.
Questa è la notte che salva su tutta la terra i credenti nel Cristo dall'oscurità del peccato e dalla corruzione del mondo, li consacra all'amore del Padre e li unisce nella comunione dei santi.
Questa è la notte in cui Cristo, spezzando i vincoli della morte, risorge vincitore dal sepolcro.
Nessun vantaggio per noi essere nati, se lui non ci avesse redenti. O immensità del tuo amore per noi! O inestimabile segno di bontà: per riscattare lo schiavo hai sacrificato il tuo Figlio! Davvero era necessario il peccato di Adamo, che è stato distrutto con la morte del Cristo. Felice colpa, che meritò di avere un così grande redentore! O notte beata, tu sola hai meritato di conoscere i tempi e l'ora in cui Cristo è risorto dagli inferi.
Di questa notte è stato scritto: la notte splenderà come il giorno, e sarà fonte di luce per la mia delizia.
Il santo mistero di questa notte sconfigge il male, lava le colpe, restituisce l'innocenza ai peccatori, la gioia agli afflitti. Dissipa l'odio, piega la durezza dei potenti, promuove la concordia e la pace.
O notte veramente gloriosa, che ricongiunge la terra al cielo e l'uomo al suo creatore!
In questa notte di grazia accogli, Padre santo, il sacrificio di lode, che la Chiesa ti offre per mano dei suoi ministri, nella solenne liturgia del cero, frutto del lavoro delle api, simbolo della nuova luce. Riconosciamo nella colonna dell'Esodo gli antichi presagi di questo lume pasquale che un fuoco ardente ha acceso in onore di Dio. Pur diviso in tante fiammelle, non estingue il suo vivo splendore, ma si accresce nel consumarsi della cera che l'ape madre ha prodotto per alimentare questa preziosa lampada.
Ti preghiamo, dunque, Signore, che questo cero, offerto in onore del tuo Nome per illuminare l'oscurità di questa notte, risplenda di luce che mai si spegne. Salga a Te come profumo soave, si confonda con le stelle del cielo.
Lo trovi acceso la stella del mattino, quella stella che non conosce tramonto: Cristo, tuo Figlio, che risuscitato dai morti fa risplendere sugli uomini la sua luce serena e vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
Dal libro della Genesi (Gen 1,1-2,2)
In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e Dio separò la luce dalle tenebre. Dio chiamò la luce giorno, mentre chiamò le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno.
Dio disse: "Sia un firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque". Dio fece il firmamento e separò le acque che sono sotto il firmamento dalle acque che sono sopra il firmamento. E così avvenne. Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.
Dio disse: "Le acque che sono sotto il cielo si raccolgano in un unico luogo e appaia l'asciutto". E così avvenne. Dio chiamò l'asciutto terra, mentre chiamò la massa delle acque mare. Dio vide che era cosa buona. Dio disse: "La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che fanno sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la propria specie". E così avvenne. E la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie, e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: terzo giorno.
Dio disse: "Ci siano fonti di luce nel firmamento del cielo, per separare il giorno dalla notte; siano segni per le feste, per i giorni e per gli anni e siano fonti di luce nel firmamento del cielo per illuminare la terra". E così avvenne. E Dio fece le due fonti di luce grandi: la fonte di luce maggiore per governare il giorno e la fonte di luce minore per governare la notte, e le stelle. Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra e per governare il giorno e la notte e per separare la luce dalle tenebre. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: quarto giorno.
Dio disse: "Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo". Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona. Dio li benedisse: "Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra". E fu sera e fu mattina: quinto giorno.
Dio disse: "La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici, secondo la loro specie". E così avvenne. Dio fece gli animali selvatici, secondo la loro specie, il bestiame, secondo la propria specie, e tutti i rettili del suolo, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona.
Dio disse: "Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra".
E Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò.
Dio li benedisse e Dio disse loro: "Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra".
Dio disse: "Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde". E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco: era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.
Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto.
Parola di Dio
76. Del tuo Spirito, Signore
Rit. Del tuo Spirito, Signore,
è piena la Terra, è piena la Terra. (2x)
Benedici il Signore, anima mia,
Signore Dio, Tu sei grande!
Sono immense, splendenti
tutte le tue opere e tutte le creature. Rit.
Se Tu togli il tuo soffio,
muore ogni cosa
e si dissolve nella terra.
Il tuo Spirito scende:
tutto si ricrea e tutto si rinnova. Rit.
Dal libro della Genesi (Gen 22,1-18)
In quei giorni, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: "Abramo!". Rispose: "Eccomi!". Riprese: "Prendi tuo figlio, il tuo unigenito che ami, Isacco, va nel territorio di Moria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò". Abramo si alzò di buon mattino, sellò l'asino, prese con sé due servi e il figlio Isacco, spaccò la legna per l'olocausto e si mise in viaggio verso il luogo che Dio gli aveva indicato. Il terzo giorno Abramo alzò gli occhi e da lontano vide quel luogo. Allora Abramo disse ai suoi servi: "Fermatevi qui con l'asino; io e il ragazzo andremo fin lassù, ci prostreremo e poi ritorneremo da voi". Abramo prese la legna dell'olocausto e la caricò sul figlio Isacco, prese in mano il fuoco e il coltello, poi proseguirono tutti e due insieme.
Isacco si rivolse al padre Abramo e disse: "Padre mio!". Rispose: "Eccomi, figlio mio". Riprese: "Ecco qui il fuoco e la legna, ma dov'è l'agnello per l'olocausto?". Abramo rispose: "Dio stesso si provvederà l'agnello per l'olocausto, figlio mio!". Proseguirono tutti e due insieme. Così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l'altare, collocò la legna, legò suo figlio Isacco e lo depose sull'altare, sopra la legna. Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio.
Ma l'angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: "Abramo, Abramo!". Rispose: "Eccomi!". L'angelo disse: "Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli niente! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unigenito".
Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete, impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l'ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio.
Abramo chiamò quel luogo "Il Signore vede"; perciò oggi si dice: "Sul monte il Signore si va vedere".
L'angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e disse: "Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, il tuo unigenito, io ti colmerò di benedizioni e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. Si diranno benedette nella tua discendenza tutte le nazioni della Terra, perché tu hai obbedito alla mia voce".
Parola di Dio
xxx. Signore, fa di me uno strumento
Rit. Signore, fa di me uno strumento
della tua pace, del tuo amore. (2x)
Dove c'è l'odio, ch'io porti l'amore
dove l'offesa, ch'io porti il perdono. Rit.
Dov'è tristezza, ch'io porti la gioia
dov'è l'errore, ch'io porti la verità. Rit.
Dov'è discordia, ch'io porti l'unione
dove c'è il dubbio, ch'io porti la fede! Rit.
Dove c'è angoscia, ch'io porti speranza
dove c'è buio, ch'io porti la luce. Rit.
Dal libro dell'Esodo (Es 14,15-15,1)
In quei giorni, il Signore disse a Mosè: "Perché gridi verso di me? Ordina agli Israeliti di riprendere il cammino. Tu, intanto, alza il bastone, stendi la mano sul mare e dividilo, perché gli Israeliti entrino nel mare all'asciutto. Ecco, io rendo ostinato il cuore degli Egiziani, così che entrino dietro di loro e io dimostri la mia gloria sul Faraone e tutto il suo esercito, sui suoi carri e sui suoi cavalieri. Gli Egiziani sapranno che io sono il Signore, quando dimostrerò la mia gloria contro il Faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri".
L'angelo di Dio, che precedeva l'accampamento di Israele, cambiò posto e passò indietro. Anche la colonna di nube si mosse e dal davanti passò indietro. Andò a porsi tra l'accampamento degli Egiziani e quello di Israele. La nube era tenebrosa per gli uni, mentre per gli altri illuminava la notte; così gli uni non poterono avvicinarsi agli altri durante la notte.
Allora Mosè stese la mano sul mare. E il Signore, durante tutta la notte, risospinse il mare con un forte vento d'Oriente, rendendolo asciutto; le acque si divisero. Gli Israeliti entrarono nel mare sull'asciutto, mentre le acque erano per loro un muro a destra e a sinistra. Gli Egiziani li inseguirono, e tutti i cavalli del Faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri entrarono dietro di loro in mezzo al mare.
Ma alla veglia del mattino il Signore, dalla colonna di fuoco e di nube, gettò uno sguardo sul campo degli Egiziani e lo mise in rotta. Frenò le ruote dei loro carri, così che a stento riuscivano a spingerle. Allora gli Egiziani dissero: "Fuggiamo di fronte a Israele, perché il Signore combatte per loro contro gli Egiziani!".
Il Signore disse a Mosè: "Stendi la mano sul mare: le acque si riversino sugli Egiziani, sui loro carri e i loro cavalieri". Mosè stese la mano sul mare e il mare, sul far del mattino, tornò al suo livello consueto, mentre gli Egiziani, fuggendo, gli si dirigevano contro. Il Signore li travolse così in mezzo al mare. Le acque ritornarono e sommersero i carri e i cavalieri di tutto l'esercito del Faraone, che erano entrati nel mare dietro a Israele: non ne scampò neppure uno. Invece gli Israeliti avevano camminato sull'asciutto in mezzo al mare, mentre le acque erano per loro un muro a destra e a sinistra.
In quel giorno il Signore salvò Israele dalla mano degli Egiziani, e Israele vide gli Egiziani morti sulla riva del mare; Israele vide la mano potente con la quale il Signore aveva agito contro l'Egitto, e il popolo temette il Signore e credette in Lui e in Mosè suo servo.
Allora Mosè e gli Israeliti cantarono questo canto al Signore e dissero:
109. Grandi cose
Rit.: Grandi cose ha fatto il Signore per noi
Ha fatto germogliare i fiori tra le rocce
Grandi cose ha fatto il Signore per noi
ci ha riportati liberi alla nostra terra
Ed ora possiamo cantare, possiamo gridare
l'amore che Dio ha versato su noi.
Tu che sai strappare dalla morte
hai sollevato il nostro viso dalla polvere.
Tu che hai sentito il nostro pianto
nel nostro cuore hai messo un seme di felicità. Rit.
Dal libro del profeta Isaia (Is 54,5-14)
Tuo sposo è il tuo Creatore, Signore degli Eserciti è il suo Nome; tuo Redentore è il Santo d'Israele, è chiamato Dio in tutta la Terra. Come una donna abbandonata e con l'animo afflitto, ti ha richiamata il Signore. Viene forse ripudiata la donna sposata in gioventù? - dice il tuo Dio. Per un breve istante ti ho abbandonata, ma ti raccoglierò con immenso amore. In un impeto di collera, ti ho nascosto per un poco il mio volto; ma con affetto perenne ho avuto pietà di te, dice il tuo Redentore, il Signore. Ora è per me come ai giorni di Noè, quando giurai che non avrei più riversato le acque di Noè sulla terra; così ora giuro di non più adirarmi con te e di non più minacciarti. Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero, non si allontanerebbe da te il mio affetto, né vacillerebbe la mia alleanza di pace, dice il Signore che ti usa misericordia. Afflitta, percossa dal turbine, sconsolata, ecco io pongo sullo stibio le tue pietre e sugli zaffiri pongo le tue fondamenta. Farò di rubini la tua merlatura, le tue porte saranno di berilli, tutta la tua cinta sarà di pietre preziose. Tutti i tuoi figli saranno discepoli del Signore, grande sarà la prosperità dei tuoi figli; sarai fondata sulla giustizia. Tieniti lontana dall'oppressione, perché non dovrai temere, dallo spavento, perché non ti si accosterà.
Parola di Dio
xxx. Sono qui a lodarti
Luce del mondo nel buio del cuore
vieni ed illuminami
Tu mia sola speranza di vita
resta per sempre con me.
Rit.: Sono qui a lodarti
qui per adorarti, qui per dirti che
Tu sei il mio Dio.
E solo Tu sei santo, sei meraviglioso
degno e glorioso sei per me.
Re della storia e Re della gloria
sei sceso in Terra fra noi.
Con umiltà il tuo trono hai lasciato
per dimostrarci il tuo amor. Rit.
Dal libro del profeta Isaia (Is 55,1-11)
Così dice il Signore: "O voi, tutti, assetati, venite all'acqua, voi che non avete denaro, venite; comprate e mangiate; venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte. Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro guadagno per ciò che non sazia? Su, ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti. Porgete l'orecchio e venite a me, ascoltate e vivrete. Io stabilirò per voi un'alleanza eterna, i favori assicurati a Davide. Ecco, l'ho costituito testimone fra i popoli, principe e sovrano sulle nazioni.
Ecco, tu chiamerai gente che non conoscevi; accorreranno a te nazioni che non ti conoscevano a causa del Signore, tuo Dio, del Santo d'Israele, che ti onora.
Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. L'empio abbandoni la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona.
Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.
Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, così sarà della mia Parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza avere operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l'avevo mandata".
Parola di Dio
47. Cantico dei redenti
Rit. Il Signore è la mia salvezza
e con Lui non temo più
perché ho nel cuore la certezza
la salvezza è qui con me.
Ti lodo Signore perché
un giorno eri lontano da me
ora invece sei tornato
e m'hai preso con Te. Rit.
Berrete con gioia alle fonti
alle fonti della salvezza
e quel giorno voi direte:
"Lodate il Signore
invocate il suo Nome". Rit.
Dal libro del profeta Baruch (Bar 3,9-15.32-4,4)
Ascolta, Israele, i comandamenti della vita, porgi l'orecchio per conoscere la prudenza. Perché, Israele? Perché ti trovi in terra nemica e sei diventato vecchio in terra straniera? Perché ti sei contaminato con i morti e sei nel numero di quelli che scendono negli inferi? Tu hai abbandonato la fonte della sapienza! Se tu avessi camminato nella via di Dio, avresti abitato per sempre nella pace.
Impara dov'è la prudenza, dov'è la forza, dov'è l'intelligenza, per comprendere anche dov'è la longevità e la vita, dov'è la luce degli occhi e la pace. Ma chi ha scoperto la sua dimora, chi è penetrato nei suoi tesori?
Ma colui che sa tutto, la conosce e l'ha scrutata con la sua intelligenza, colui che ha formato la Terra per sempre e l'ha riempita di quadrupedi, colui che manda la luce ed essa corre, l'ha chiamata ed essa gli ha obbedito con tremore. Le stelle hanno brillato nei loro posti di guardia e hanno gioito; egli le ha chiamate ed hanno risposto: "Eccoci!", e hanno brillato di gioia per colui che le ha create.
Egli è il nostro Dio, e nessun altro può essere confrontato con lui. Egli ha scoperto ogni via della sapienza e l'ha data a Giacobbe, suo servo, a Israele, suo amato. Per questo è apparsa sulla Terra e ha vissuto fra gli uomini. Essa è il libro dei decreti di Dio e la legge che sussiste in eterno; tutti coloro che si attengono ad essa avranno la vita, quanti la abbandonano moriranno.
Ritorna, Giacobbe, e accoglila, cammina allo splendore della sua luce. Non dare a un altro la tua gloria né i tuoi privilegi a una nazione straniera.
Beati siamo noi, o Israele, perché ciò che piace a Dio è da noi conosciuto.
Parola di Dio
xxx. La preghiera di Gesù è la nostra
Dove due o tre sono riuniti nel mio Nome
io sarò con loro, pregherò con loro
amerò con loro perché il mondo venga a Te,
o Padre, conoscere il tuo Amore è avere vita con Te.
Voi che siete luce della Terra, miei amici,
risplendete sempre, della vera luce,
perché il mondo creda nell'amore che c'è in voi
o Padre, consacrali per sempre e diano gloria a Te.
Ogni beatitudine vi attende nel mio giorno
se sarete uniti, se sarete pace,
se sarete puri perché voi vedrete Dio
che è Padre, in Lui la vostra vita gioia piena sarà.
Voi che ora siete miei discepoli nel mondo
siete testimoni di un amore immenso
date prova di quella speranza che è in voi
coraggio, vi guiderò per sempre, io rimango con voi.
Spirito che animi la Chiesa e la rinnovi
donale fortezza, fa che sia fedele
come Cristo che muore e risorge perché il regno
del Padre si compia in mezzo a noi
e abbiamo vita in Lui.
Dal libro del profeta Ezechiele (Ez 36,16-17a.18-28)
Mi fu rivolta questa parola del Signore: "Figlio dell'uomo, la casa d'Israele, quando abitava la sua terra, la rese impura con la sua condotta e le sue azioni. Perciò ho riversato su di loro la mia ira per il sangue che avevano sparso nel paese e per gli idoli con i quali l'avevano contaminato. Li ho dispersi fra le nazioni e sono stati dispersi in altri territori: li ho giudicati secondo la loro condotta e le loro azioni. Giunsero fra le nazioni dove erano stati spinti e profanarono il mio Nome santo, perché di loro si diceva: "Costoro sono il popolo del Signore e tuttavia sono stati scacciati dal suo paese". Ma io ho avuto riguardo del mio Nome santo, che la casa d'Israele aveva profanato fra le nazioni presso le quali era giunta. Perciò annuncia alla casa d'Israele: "Così dice il Signore Dio: Io agisco non per riguardo a voi, casa d'Israele, ma per amore del mio Nome santo, che voi avete profanato fra le nazioni presso le quali siete giunti. Santificherò il mio Nome grande, profanato fra le nazioni, profanato da voi in mezzo a loro. Allora le nazioni sapranno che io sono il Signore - oracolo del Signore Dio - quando mostrerò la mia santità in voi davanti ai loro occhi. Vi prenderò dalle nazioni, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; Io vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno Spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne.
Porrò il mio Spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo le mie leggi e vi farò osservare e mettere in pratica le mie norme. Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e Io sarò il vostro Dio".
Parola di Dio
299. Vi darò un cuore nuovo
Rit. Vi darò un cuore nuovo,
metterò dentro di voi, uno spirito nuovo.
Vi prenderò dalle genti
Vi radunerò da ogni terra
e vi condurrò sul vostro suolo. Rit.
Vi aspergerò con acqua pura
e io vi purificherò
e voi sarete purificati. Rit.
Porrò il mio Spirito dentro di voi
e voi sarete il mio popolo
e io sarò il vostro Dio. Rit.
Io vi libererò
da tutti i vostri peccati
da tutti i vostri idoli. Rit.
Gloria in excelsis Deo
Gloria, gloria, in excelsis Deo! (2x)
E pace in terra agli uomini amati dal Signore
noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo
ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie
per la tua gloria immensa
Signore Dio, Re del cielo
Dio Padre onnipotente.
Gloria...
Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo
Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre
Tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi
Tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica
Tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.
Gloria...
Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore
tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo
nella gloria di Dio Padre. Amen.
Gloria...
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (Rm 6,3-11)
Fratelli,
non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte?
Per mezzo del battesimo, dunque, siamo stati sepolti insieme a Lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova. Se infatti siamo stati intimamente uniti a Lui a somiglianza della sua morte, lo saremo anche a somiglianza della sua resurrezione.
Lo sappiamo: l'uomo vecchio che è in noi è stato crocifisso con Lui, affinché fosse reso inefficace questo corpo di peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato. Infatti chi è morto, è libero dal peccato.
Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con Lui, sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di Lui. Infatti egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio. Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù.
Parola di Dio
xx. Alleluia irlandese
Rit. Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia!
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 16,1-7)
Passato il sabato, Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a ungerlo. Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole.
Dicevano tra loro: "Chi ci farà rotolare via la pietra dall'ingresso del sepolcro?". Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande.
Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: "Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano posto. Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: 'Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto'".
Parola del Signore
Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia!
302. Vieni, Spirito di Cristo
Rit.Vieni, vieni, Spirito d'Amore
ad insegnar le cose di Dio.
Vieni, vieni, Spirito di pace,
a suggerir le cose che Lui
ha detto a noi.
Noi t'invochiamo, Spirito di Cristo
vieni Tu dentro di noi.
Cambia i nostri occhi, fa che noi vediamo
la bontà di Dio per noi. Rit.
Vieni o Spirito dai quattro venti
e soffia su chi non ha vita.
Vieni o Spirito, soffia su di noi
perché anche noi riviviamo. Rit.
Insegnaci a sperare, insegnaci ad amare
insegnaci a lodare Iddio.
Insegnaci a pregare, insegnaci la via
insegnaci Tu l'unità. Rit.
73. Cristo risorge
Rit. Cristo risorge, Cristo trionfa, alleluia!
Al Re immortale dei secoli eterni,
al Signor della vita che vince la morte,
risuoni perenne la lode e la gloria. Rit.
All'Agnello immolato che salva le genti,
al Cristo risorto che sale nei cieli,
risuoni perenne la lode e la gloria. Rit.
Pastore divino, che guidi il tuo gregge
ai pascoli eterni di grazia e d'amore,
risuoni perenne la lode e la gloria. Rit.
Santo gen rosso
Santo, Santo, Santo
il Signore Dio dell'universo:
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.
Rit. Osanna, osanna,
osanna nell'alto dei cieli. (2x)
Benedetto Colui che viene
nel Nome del Signore. Rit.
Agnello di Dio
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo
abbi pietà di noi.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo
abbi pietà di noi.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo
dona a noi la pace.
175. Nei cieli un grido
Nei cieli un grido risuonò, alleluia!
Cristo Signore trionfò, alleluia!
Rit. Alleluia, alleluia, alleluia.
Morte di croce Egli patì, alleluia!
Ora al suo cielo risalì, alleluia. Rit.
Cristo ora è vivo in mezzo a noi, alleluia!
Noi risorgiamo insieme a lui, alleluia. Rit.
Tutta la Terra acclamerà, alleluia!
E tutto il Cielo griderà: alleluia! Rit.
Gloria alla Santa Trinità, alleluia!
Ora e per l'eternità, alleluia. Rit.
217. Regina coeli
Regina coeli laetare, alleluia
quia quem meruisti portare, alleluia
resurrexit, sicut dixit, alleluia
ora pro nobis Deum, alleluia.