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Parola vivente - Le letture della Domenica

23 aprile 2017

 

 

 

Oggi celebriamo la festa della Divina Misericordia, voluta da papa san Giovanni Paolo II e legata alle rivelazioni ricevute da Santa Faustina Kowalska a partire dal 1931. Alla misericordia è stato dedicato l’Anno Santo conclusosi a fine novembre 2016, che ci ha aiutato a capire che al cuore del Vangelo c’è l’amore infinito di Dio che si fa uomo per portare tutta l’umanità a sé. Come abbiamo più volte sottolineato, il significato di misericordia sembra derivare dall’unione di tre parole, miseris cor dare, cioè dare il proprio cuore ai miseri vale a dire a coloro che ne hanno bisogno, cioè a tutti, o meglio: a tutti quelli che la chiedono, perché purtroppo il mondo è, è stato e sarà sempre pieno di persone che ritengono di poter fare da sole, e rifiutano o ignorano l’aiuto e la vicinanza del Signore. La misericordia è la principale caratteristica di Dio, come ci dicono anche in vari modi le letture di oggi. Nella prima lettura (Atti degli Apostoli 2,42-47) troviamo l’aspetto umano della misericordia, cioè la capacità di dare il proprio cuore gli uni agli altri: è il caso della prima comunità cristiana, dove ognuno contribuiva ai bisogni degli altri secondo le proprie possibilità. E chi erano quei cristiani se non coloro che per primi avevano fatto esperienza della misericordia di Dio che ha dato tutto se stesso per noi? E chi siamo noi cristiani di oggi se non coloro che hanno incontrato il Signore sperimentandone la misericordia? La seconda lettura (prima lettera di san Pietro 1,3-9) ci ricorda che la fonte della misericordia divina è la morte e risurrezione di Cristo, cioè il dono totale di Dio che ha dato la sua stessa vita perché l’umanità possa avere la Vita, quella vera. Questa misericordia non ci toglie la fatica del vivere quotidiano, ma la trasforma in dono: chi ha fatto esperienza di misericordia non può non diventare a sua volta misericordioso, cioè orientare la propria esistenza nell’ottica del dono di se stesso a tutti quelli che ne hanno bisogno. E donarsi costa fatica… Nel vangelo (Giovanni 20,19-31) Gesù apparendo agli apostoli dice  “Pace a voi”: è il tipico saluto ebraico “Shalom Alejem”, ma detto da Lui assume una connotazione estremamente superiore al suo significato comune. Il Signore cioè afferma di essere Egli stesso la pace, e di essere venuto nel mondo per realizzarla; per questo dice anche agli Apostoli: “Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, così io mando voi”. La missione del Figlio di Dio di portare pace al mondo, anzi di essere pace per il mondo, continua nella sua Chiesa, dagli Apostoli fino ad oggi. Ma la pace vera non può nascere se non dalla misericordia: è un atteggiamento del cuore che si esprime nel dono della propria vita agli altri, e chi si dona non può odiare o avere sentimenti cattivi, perché sarebbero in contraddizione con il suo donarsi. La vera pace allora non è la banale assenza di guerre, ma si allarga a tutti gli ambiti della vita quotidiana: l’armonia in famiglia e nel lavoro, la capacità di accettare gli altri per quello che sono senza pretendere che diventino come vorremmo noi, il superamento delle tensioni, la cancellazione di invidie e rancori e così via… Un cristiano non è tale se non costruisce pace intorno a sé; allo stesso modo una comunità che non sappia vivere in pace al suo interno e portare pace al di fuori di sé, non è degna di essere chiamata cristiana; la Chiesa universale stessa è a tutti i livelli - come sottolineato dai testi del Concilio e dagli scritti di numerosi papi - segno e strumento di pace e di unità per tutto il mondo. Ma per realizzare la pace ci vuole fede, perché solo Gesù ci dà la vera pace, quella fondata sul dono di sé, sul vero amore disinteressato per tutti. E non è facile donarsi sempre e comunque anche a chi non ci sta simpatico. Ecco quindi che il Vangelo di oggi si concentra sulla fede sottolineando l’atteggiamento di san Tommaso che dice: “Se non tocco, se non vedo, io non credo”. Non possiamo dargli del tutto torto, basta solo che ci mettiamo nei suoi panni per chiederci cosa avremmo fatto al suo posto di fronte ad una notizia tanto inverosimile come quella della risurrezione. Poi Gesù appare ancora, e Tommaso può vedere e toccare: a questo punto nasce la fede, che è un “andare oltre” ciò che è evidente per immergersi in un Mistero che sentiamo presente, reale e consolante. In fondo l’unica evidenza era quella di un uomo risorto, ma Tommaso va oltre l’evidenza quando riconosce in quel corpo tornato in vita “il mio Signore e il mio Dio”. E’ questa la fatica e la bellezza della fede: saper andare oltre quello che ci dicono i sensi, per cogliere al di là di essi una Presenza che ci fa vivere, che ci dà luce per orientarci verso il bene, che ci dà forza per donare noi stessi in una prospettiva d’amore, di pace, di solidarietà. Pace e bene a tutti.

 

 

 

Il parroco don Alberto

 

 

 

 

 

Nella circostanza della scomparsa della sig. Giovannina Venturi ved. De Candia ci uniamo al dolore dei familiari e di chi l’ha conosciuta.

 

Avvisi Parrocchiali

 

“Al pozzo del cuore di Dio”: intenzioni raccolte in chiesa, consegnate alle Suore Elisabettine per la preghiera personale e comunitaria; Rosario chiesa di S. Giuseppe (via Vendramini) I sabato del mese.

 

Catechesi per i ragazzi: dalla prima elementare alla terza media ogni mercoledì ore 16,45 - 17,45.

 

Catechesi degli adulti: ogni lunedì in Sala del Capitolo alle ore 16,00; tema di quest’anno è il libro dei Salmi.

 

Gruppo Adulti di Azione Cattolica: ogni martedì alle ore 17,30 nella Sala Parrocchiale. L’incontro ha come tema il Vangelo della domenica successiva, è aperto a tutti ed è un’occasione da non sprecare.

 

Adolescenti II-III superiore: sabato pomeriggio, orario variabile; I superiore domenica ore 18,30.

 

Gruppo Terza età “Lavoro e sorriso”: ogni giovedì ore 16,00 - 18,00.

 

Oggi al termine delle Ss. Messe alcuni volontari del Sermig. (Servizio Missionario Giovani) di Torino faranno una breve testimonianza in vista del quinto appuntamento mondiale dei Giovani della Pace che si terrà a Padova il 13 maggio 2017. Il Sermig è nato nel 1964 da un'intuizione di Ernesto Olivero e da un sogno condiviso con molti: sconfiggere la fame con opere di giustizia e di sviluppo, vivere la solidarietà verso i più poveri e dare una speciale attenzione ai giovani cercando insieme a loro le vie della pace. Dai "Si" di giovani, coppie di sposi e famiglie, monaci e monache è nata la Fraternità della Speranza, per essere vicini all'uomo del nostro tempo e aiutarlo a incontrare Dio. Attualmente, oltre che in Italia nell’Arsenale della Pace di Torino è presente anche in Brasile e in Giordania.

 

Martedì 2 maggio alle ore 20,45 nella Sala Parrocchiale il vicario episcopale per il territorio don Marco Cagol incontrerà i genitori dei ragazzi cui darà la S. Cresima il 20 maggio.

 

 

 

Mese di maggio: calendario delle celebrazioni

 

Pubblichiamo con largo anticipo il calendario sperando che questo possa favorire la partecipazione.

 

Ogni giorno: recita del S. Rosario prima delle Ss. Messe delle ore  17,00 e 19,00. In entrambe le Ss. Messe dopo il Vangelo ci sarà una breve riflessione a carattere mariano.

 

Nelle domeniche di Maggio  (a partire da domenica 7) alle ore 18,00 in Chiostro verrà recitato il Santo Rosario, che si concluderà nella Scoletta con la recita delle Litanie.

 

Fioretto mariano nelle zone della Parrocchia

 

Il Santo Rosario verrà recitato:

 

Sabato 6 alle ore 9,30 nella chiesa di S. Giuseppe delle Suore Elisabettine in collegamento con l’iniziativa “Al pozzo del cuore di Dio”;

 

alle ore 21,00 nei seguenti giorni e luoghi

 

Lunedì 8 nella Chiesa di S. Giuseppe dei Missionari Comboniani.

 

Lunedì 15 in via Citolo da Perugia (zona Mamma Romana).

 

Giovedì 18 presso il Collegio universitario Marianum (ingressi da via Giotto o da Vicolo Bovetta in fondo).

 

Lunedì 22 in Piazza De Gasperi 45.

 

Venerdì 26 S. Messa in via Zambon De Dauli.

 

Martedì 30 in chiostro conclusione insieme alle parrocchie degli Eremitani e della Pace

 

Lunedì 1 ore 9,30 in Basilica incontro mariano di preghiera aperto a tutti e guidato da don Candido. Programma: ore 9,30 Adorazione Eucaristica con S. Rosario meditato; ore 10,30 meditazione. Ore 11,00 S. Messa con consacrazione al Cuore Immacolato di Maria.

 

Martedì 23 alle ore 21,00 è proposto un Fioretto Cittadino presso la Basilica di S. Giustina.

 

Domenica 28 alle ore 14,00 la Comunità Cattolica Filippina celebra la S. Messa  - presieduta dal proprio Vescovo - nella nostra Basilica. Seguirà la tradizionale processione fino alla Chiesa della Natività.

 

Mercoledì 31 in Basilica nella S. Messa delle 19,00 ci sarà la tradizionale “Infiorata” che segna la fine dell’Anno Catechistico: sono invitati i ragazzi e i loro genitori. Ale termine come al solito genitori e ragazzi si fermano per la cena insieme condividendo ciò che ognuno avrà portato.

 

 

 

 

 

Archivio letture settimanali

Info parrocchia

Parrocchia S. Maria del Carmine
Piazza Petrarca 1
35137 Padova (PD)
Tel. ufficio parrocchiale: 049/87.60.422
E-mail: carminepd@gmail.com