Domenica 5 febbraio 2017
Parola vivente - Le letture della Domenica
Carissimi fratelli e sorelle,
forse non ci abbiamo mai pensato, ma noi oggi siamo discepoli di Cristo tanto quanto quelli cui Egli si rivolgeva 2000 anni fa. Discepolo in latino significa “uno che impara”; e che cosa impariamo noi da Gesù? Impariamo a vivere bene ogni giorno su esempio del Maestro, fino a “perderci” (ma forse dovrei dire “ritrovarci”) nell’eternità di Dio. Il Vangelo è un “buon messaggio” lanciato da Gesù a tutta l’umanità di ogni tempo e di ogni luogo, e sempre ci sono persone che lo accolgono per imparare da Lui crescere nel Suo amore. Ci sono anche persone che non lo accolgono, o che lo accolgono male, o che dopo averlo accolto lo gettano via, e gli esempi non mancano, anche da parte di preti, come ben sappiamo. Fatta questa premessa, chiediamoci allora cosa abbiamo da imparare dal Vangelo di oggi (Matteo 5,13-16). E veniamo a scoprire che noi cristiani, discepoli del Maestro, dobbiamo sempre avere due caratteristiche fondamentali. Primo, dobbiamo essere sale, cioè dare sapore con la nostra vita alla vita degli altri, il sapore del Vangelo vissuto e testimoniato. Spesso invece si vedono cristiani insipidi, talmente mimetizzati in mezzo agli altri che è impossibile riconoscerli. E se un cristiano non si rende riconoscibile, se non fa vedere che è bello credere in Gesù Cristo Figlio di Dio, che cristiano è? E’ come il sale che se perde il sapore non serve a niente. Secondo: dobbiamo essere luce, diventando “vangelo vivente”, persone che sanno porsi al servizio di tutti cercando di pensare, parlare, agire come Gesù parlerebbe, penserebbe, agirebbe se fosse al nostro posto. E invece questa luce è spesso oscurata: Gesù fa l’esempio della lampada messa sotto il moggio, cioè un contenitore in terracotta per misurare il grano; anche la nostra adesione al Vangelo è come coperta ed oscurata da una vita carica di frenesia e impegni, disorientata da mille messaggi e notizie che ci mettono in comunicazione con il mondo, ma a volte mettono in secondo piano la relazione che dovremmo avere con noi stessi, con gli altri e con Dio. Ci sono però anche i cristiani che sanno essere sale e luce, che si impegnano, che fanno vedere quanto è bello credere in Gesù. Non a caso già nella prima lettura il profeta Isaia (58,7-10) ci indica la via della luce: andare incontro a tutti, a partire dei poveri (quelli che hanno bisogno di cibo e vestito, di accoglienza e di condivisione), per allargarsi però anche alle altre povertà, quelle degli “afflitti di cuore” che cecano comprensione, affetto, consiglio, rispetto; cose tutte possibili se prima si è riusciti a mettere da parte prepotenze, pettegolezzi, maldicenze e ogni forma di prevaricazione del prossimo. San Paolo (prima lettera ai Corinzi 2,1-5) infine ci fa capire che per essere veramente “sale e luce” dobbiamo continuamente affidarci a Gesù Cristo: nella sua croce abbiamo infatti l’esempio vero e concreto di ciò che vuol dire essere cristiano. Perché nella Croce Dio stesso nella persona del Suo Figlio dà la vita, la dona fino in fondo, fino all’estremo: vita di un uomo che muore insegnando a tutti che per vivere bene, per amare veramente, per farsi dono agli altri è necessario “morire”, cioè dare la vita ogni giorno, sacrificarsi per il bene altrui, mettere il prossimo se non sopra noi stessi, almeno al nostro livello; ma soprattutto vita di Dio, che una volta donata totalmente non si perde nella morte, ma si trasforma nuovamente in vita per tutti, risurrezione, eternità. Essere sale e luce allora significherà anche per ognuno di noi far vivere nella nostra debolezza di persone fragili e peccatrici la grande potenza di Dio, aprendo il nostro cuore al Vangelo e vivendolo giorno per giorno; piccole scintille dell’amore divino, che è luce e pace. E chi vive così non può che essere uno che sa dare sapore alla propria vita e a quella degli altri. Pace e bene a tutti!
Il Parroco don Alberto
Avvisi Parrocchiali
“Al pozzo del cuore di Dio”: intenzioni raccolte in chiesa, consegnate alle Suore Elisabettine per la preghiera personale e comunitaria; Rosario chiesa di S. Giuseppe (via Vendramini) I sabato del mese.
Catechesi per i ragazzi: dalla prima elementare alla terza media ogni mercoledì ore 16,45 - 17,45.
Catechesi degli adulti: ogni lunedì in Sala del Capitolo alle ore 16,00; tema di quest’anno è il libro dei Salmi.
Gruppo Adulti di Azione Cattolica: ogni martedì alle ore 17,30 nella Sala Parrocchiale. L’incontro ha come tema il Vangelo della domenica successiva, è aperto a tutti ed è un’occasione da non sprecare.
Adolescenti II-III superiore: sabato pomeriggio, orario variabile; I superiore domenica tardo pomeriggio.
Gruppo Terza età “Lavoro e sorriso”: ogni giovedì ore 16,00 - 18,00.
Ogni mercoledì ore 21,00 nella Sala Parrocchiale (vic. Bovetta 14): percorso di avvicinamento al matrimonio cristiano per i fidanzati. Non sono più ammesse nuove adesioni.
Oggi si celebra la XXXIX Giornata per la Vita, il cui tema è: “Donne e uomini per la vita nel solco di S. Teresa di Calcutta”. A tutte le Ss. Messe sarà possibile fare un’offerta per il “Progetto Gemma, che ha come slogan: “Adotta una mamma, salvi il suo bambino”; come ogni anno saranno disponibili le primule da prendere con un’offerta.
Oggi nella S. Messa delle ore 11,00 i ragazzi di seconda e terza elementare inizieranno una nuova tappa nel loro percorso per diventare veri discepoli di Cristo: a questo scopo verranno presentati alla Comunità Parrocchiale e le famiglie riceveranno in dono un Vangelo e altro materiale utile per la preghiera in casa. Il catechismo di questa seconda fase punterà l’attenzione soprattutto sulla figura di Gesù da conoscere, amare e pregare.
Lunedì 6 incontro mariano di preghiera (ogni primo lunedì del mese) aperto a tutti e guidato da don Candido. Programma: ore 9,30 Adorazione Eucaristica con S. Rosario meditato; ore 10,30 meditazione. Ore 11,00 S. Messa con consacrazione al Cuore Immacolato di Maria.
Sabato prossimo 11 febbraio alle ore 18,00 in patronato c’è una riunione di programmazione per il Coro Parrocchiale; sono invitati tutti i partecipanti, anche quelli che si uniscono al coro solo in occasione della S. Messa.
Sabato 18 febbraio alle ore 20,00 nella Sala Parrocchiale si terrà la tradizionale “cena di carnevale” per genitori e ragazzi del catechismo.
Dopo la celebrazione dei 100 anni del bombardamento del “Bastione della Gatta” (con la S. Messa al Sacello e la conferenza organizzata dalla nostra Zona Pastorale e tenutasi al Tempio della pace sul tema “La grande strage lontana dal fronte”) e il restauro del monumento ai Caduti, la nostra parrocchia propone una nuova iniziativa per ricordare il centenario della rima Guerra Mondiale: domenica 19 febbraio alle ore 17,30 nella Sala del Capitolo ci sarà una conferenza-spettacolo animata e condotta da Ester Viviani (accompagnata da Filippo Albertin al pianoforte) dal titolo Se non partissi anch’io - voci, musica e memoria dell’Italia in guerra con filmati e immagini d’epoca anche della città di Padova.
Nella circostanza della scomparsa dei sigg. Francesco Calligara e Franco Pavanello ci uniamo al dolore dei familiari e di quanti li hanno