Orari S. Messe

Domenica e festivi:
8.00 - 9.30 - 11.00 - 12.15 - 19.00


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Foglietto parrocchiale

Quaresima 2025

Giubileo 2025

Parola vivente - Le letture della Domenica
 
Carissimi fratelli e sorelle,
 mi sembra che le letture di oggi possano essere viste nella prospettiva della promessa, parola che deriva dal latino “promitto”, cioè “mando (mitto) avanti (pro)”. Quando qualcuno mi promette qualcosa è come se mi dicesse che nel futuro quella cosa sarà mia, come se me la facesse vedere senza però consegnarmela, ma affidandola al tempo che mi sta davanti. Allora è chiaro che di una promessa ci si deve fidare, nella speranza che chi l’ha fatta mantenga la parola. Nella prima lettura (Genesi 15,5-12.17-18) troviamo un uomo che credette ad una promessa, e credette contro ogni evidenza, senza tenere in alcun conto il buon senso e la ragione; e credette perché sapeva in cuor suo che chi aveva fatto la promessa era il Fedele in eterno, colui che fa quello che dice, sempre. E la promessa era veramente al di là di ogni comprensione umana, perché si trattava di una discendenza sterminata offerta a lui, anziano senza figli e con una moglie sterile. Ma su questo Dio si era impegnato con il rito descritto nel passo proposto (che sarebbe troppo lungo spiegare in questa sede) ed Abramo si affidò completamente a Lui. La seconda lettura (Lettera ai Filippesi 3,17-4,1) contiene anch’essa una promessa che va oltre ogni comprensione: l’eternità, la vita che continua scavalcando la morte perché il Signore “trasfigurerà” il nostro corpo mortale per renderlo simile al suo “corpo glorioso” in cui è presente la divinità in tutta la sua potenza. A noi il Signore chiede di essere degni di questa promessa vivendo già da ora come “cittadini del cielo” facendo germogliare in noi quel seme di eternità che Egli ci ha messo dentro fin dalla creazione, così da poter vivere come dei “trasfigurati”, persone cioè che pur rimanendo se stesse sanno “cambiare aspetto, cioè diventare un riflesso della luce divina per gli altri. Il problema invece è che spesso ci riduciamo a vivere come quelli che “hanno per dio il proprio ventre”, cioè si fanno una divinità delle cose che li circondano e di cui non sono mai sazi, dalla moda a un certo modo di vivere lo sport (come quando si equipara il tifo per una squadra alla fede), all’accostarsi al cibo come se fosse l’unica cosa importante della vita etc….mentre il meglio ci sta scappando dalle mani. 
Anche il Vangelo (Luca 9,28b-36) contiene una promessa che Gesù fa a tre dei suoi apostoli (quelli che costituivano la “punta di diamante” del gruppo: Pietro, Giacomo e Giovanni) e attraverso loro ad ogni cristiano di ogni tempo. Il Signore sapeva che si stavano avvicinando giorni duri - il fallimento, la passione, la croce - in cui la fiducia degli apostoli (e anche dei suoi collaboratori più stretti) sarebbe stata messa a dura prova, per cui decide di dare loro un segno di speranza, un’anticipazione di quanto li aspettava dopo la bufera, e lo fa trasfigurandosi, cioè cambiando figura (cioè aspetto), mostrandosi loro non più come uomo, ma come Dio e chiamando due personaggi autorevoli dell’Antico Testamento di cui si credeva non fossero mai morti, ma fossero andati direttamente in paradiso in corpo e anima, Elia e Mosè: del primo parla direttamente il testo biblico affermandone l’assunzione in cielo su un carro di fuoco; del secondo la Scrittura (Deuteronomio 34,5-6) afferma che il suo corpo non fu mai trovato, per cui si credeva che anch’egli fosse stato assunto integralmente in paradiso. In una parola, sulla cima di quel monte (il Tabor secondo la tradizione) Gesù crea per loro un piccolo frammento di paradiso: si tratta solo di un’anticipazione, di una promessa di cui dovranno fidarsi. In fondo è così anche per noi: il nostro Tabor è la S. Messa, dove noi facciamo esperienza del Dio vivente “in attesa della sua venuta”, esperienza che dobbiamo portarci fuori della Chiesa quando torniamo alla vita di ogni giorno, da vivere come “cittadini del cielo”, cioè come persone che sanno “trasfigurarsi”, cioè che fanno trasparire nei loro gesti, nei loro pensieri parole azioni la figura di Gesù presente dentro di loro. A volte basta poco per diventare “trasparenza di Cristo”: un sorriso, una parola detta al momento opportuno, il perdono dato senza aspettarsi niente in cambio, un aiuto offerto per pura generosità...è possibile vivere trasfigurati. Si, è possibile, Pace e bene a tutti.
 
Il Parroco don Alberto
 
Avvisi Parrocchiali
“Al pozzo del cuore di Dio”: intenzioni raccolte in chiesa, consegnate alle Suore Elisabettine per la preghiera personale e comunitaria; Rosario chiesa di S. Giuseppe (via Vendramini) I sabato del mese ore 9,30.
Pulizie della Basilica: ogni primo mercoledì del mese, ore 8,30.
Catechesi dei ragazzi dalla prima elementare alla terza media: ogni mercoledì dalle 16,45 alle 17,45.
Gruppo prima media: sabato ore 15,00 in Patronato.
Giovanissimi - adolescenti: domenica ore 18,00 i più giovani, gli altri sabato pomeriggio. Orari sono suscettibili di cambiamenti secondo le esigenze dei ragazzi.
Catechesi degli adulti: ogni lunedì alle ore 16,00 nella Sala del Capitolo. Tema dell'anno: approfondimento dei contenuti della S. Messa..
Gruppo Adulti di Azione Cattolica: ogni martedì alle ore 17,30 nella Sala Parrocchiale per riflettere insieme sulle letture della domenica successiva.
Gruppo terza età "Lavoro e sorriso": ogni giovedì dalle ore 16,00 alle 18,00 nella Sala Parrocchiale.
Oggi alle 10,00si tiene il terzo incontro per i ragazzi (seguiti dalle catechiste) e i genitori (con gli accompagnatori degli adulti) di I elementare.
 
Ringraziamo quanti hanno risposto con generosità  alla raccolta di generi alimentari di domenica scorsa. Ringraziamo anche i ragazzi che preparano le borse della spesa e i volontari della Carità parrocchiale che le distribuiscono.
 
Sabato prossimo 21 marzo alle ore 15,30 nella nostra Basilica celebreremo la Prima Confessione di 20 ragazzi di quarta e quinta elementare della nostra Parrocchia. Un augurio a loro e alle loro famiglie. Siamo tutti invitati a partecipare.
 
80° anniversario del Santuario San Giuseppe - Missionari Comboniani
Oggi 17 marzo ore 17,30 presso la Sala del Capitolo ci sarà una conferenza dal titolo "Storia e memoria"; relatori il prof. Giuseppe Butturini e il giornalista Paolo Donà; coordinerà p. Aurelio Boscaini.
Domenica 24 marzo ore 10,30 nel Santuario di S. Giuseppe ci sarà la S. Messa solenne presieduta da padre Tesfaye Tadesse Gebresilasie, superiore generale dei Missionari Comboniani.
 
Quaresima 2019
Ogni venerdì dopo la S. Messa delle ore 17,00 verrà celebrato il Pio Esercizio della Via Crucis.
Nei mercoledì di Quaresima (a cominciare da mercoledì 13) i ragazzi sono invitati a venire al catechismo alle ore 16,40: ci si trova come al solito in Patronato, si passa in Chiesa per la Via Crucis a tappe (tre stazioni alla volta) e poi si va nelle classi per la catechesi, fino all’orario normale di conclusione. Ad uno degli incontri di catechismo i ragazzi saranno invitati a portare dei generi alimentari per le “borse della spesa” come segno di attenzione concreta ai bisogni dei più poveri.
Nelle domeniche di Quaresima a partire da domenica prossima alle ore 16,15 nella Scoletta si terrà la preghiera del Vespro domenicale, con una brevissima riflessione sulla lettura del giorno. Conclusione entro le ore 17,00 con la Benedizione Eucaristica.
Via Crucis cittadina presieduta dal vescovo Claudio: giovedì 28 marzo alle ore 18:30; partenza dalla Basilica del Santo e arrivo in Cattedrale.
Se qualcuno volesse fare un'offerta per il restauro dell'organo parrocchiale o per i lavori di ripulitura e sistemazione dell'abside, può rivolgersi al parroco, che dispone anche del modulo da presentare con la dichiarazione dei redditi.
 
 

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Parrocchia S. Maria del Carmine
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35137 Padova (PD)
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